Quesito 32/2021
Domanda
Quesito in merito all'adozione del green pass
In merito alla questione dell'adozione del Green Pass, a partire dal 15 ottobre 2021 per entrare nei luoghi di lavoro privati, chiedo un vostro parere in merito alla valutazione del rischio biologico in azienda, previsto dal titolo X del D.Lgs. 81/2008 (protezione agenti biologici).
Dal momento che i lavoratori non vaccinati dovranno fare i tamponi nasali ogni 48 ore o molecolari orofaringei ogni 72 ore che decreteranno, per ottenere il Green Pass, la negatività al SARS-CoV-2 mi chiedo, per i lavoratori vaccinati che non si faranno il tampone, ma che possiedono il Green Pass di diritto, ma sui quali il vaccino non garantisce (dati scientifici e sanitari accertati) nessuna immunità sterilizzante (per cui i vaccinati possono infettarsi ed infettare), come tuteleremo i lavoratori non vaccinati da questi ultimi rispetto al contagio di questo agente biologico, il SARS-CoV-2, che è stato inserito nel gruppo III.
In sostanza, se volessimo applicare correttamente il principio della valutazione del rischio che è un punto cardine sul quale poggia la normativa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), in riferimento agli agenti biologici, si dovrebbe esigere che anche i lavoratori vaccinati abbiano l'obbligo di effettuare il tampone per ottenere il Green Pass ed accedere, senza portare rischi ai lavoratori non vaccinati, nel medesimo luogo di lavoro.
Risposta
Relativamente alla valutazione del rischio biologico si richiama la risposta al quesito 3/2021.
Relativamente all'accesso ai luoghi di lavoro si rimanda alla specifica normativa relativa al Green Pass.
Ottobre 2021