Quesito 09/2021

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Domanda

Si richiedono delucidazioni in merito al ruolo degli addetti al primo soccorso aziendale, in particolare per quanto riguarda il profilo di responsabilità giudiziaria (penale e civile) dei medesimi.

Si chiede se siano previste delle manleve di responsabilità (penale e civile) qualora i lavoratori incaricati e formati come addetti al primo soccorso, durante lo svolgimento del proprio ruolo, dovessero arrecare danno al lavoratore che viene soccorso (es. classico: durante esecuzione di compressioni toraciche per rianimazione cardiopolmonare "BLS", l'operatore primo soccorso frattura una costa all'infortunato).

Risposta

La normativa vigente non prevede manleve di responsabilità penale e civile qualora i lavoratori incaricati e formati come addetti al primo soccorso dovessero arrecare un danno al lavoratore che viene soccorso.

È però assolutamente necessario specificare il contesto all'interno del quale l'addetto al primo soccorso può essere chiamato a rispondere delle proprie azioni o omissioni.

La responsabilità consegue ad un atto illecito, cioè un un'azione o un'omissione che dia luogo alla violazione di una norma dell'ordinamento giuridico.

L'addetto al primo soccorso per l'incarico ricevuto ha l'obbligo di agire per ridurre le conseguenze di malori e/o infortuni sul luogo di lavoro. Se agisce erroneamente o omette di svolgere un'attività che per incarico gli competerebbe può compiere un atto illecito ed essere chiamato a risponderne.

È corretto e indispensabile che il lavoratore addetto al primo soccorso sia informato della responsabilità che l'incarico comporta e che ne sia consapevole. Senza scendere in particolarismi giuridici bisogna però specificare che questa responsabilità ha come riferimento la capacità di prestare soccorso di un qualsiasi cittadino che non esercita una professione sanitaria; non si pretende, dunque, che l'addetto al primo soccorso sia in grado di compiere atti/manovre proprie di un sanitario.

Ricordiamo che i corsi per addetto al primo soccorso non hanno l'obiettivo di formare in poche ore un soccorritore con competenze paragonabili a quelle di un professionista sanitario ma di trasferire alcune nozioni pratiche a soggetti "laici" che possono però risultare decisive. In particolare si insegna ad attivare prontamente e correttamente i soccorsi e a mettere in atto manovre estremamente semplici, ma soprattutto si forma su ciò che non deve essere fatto nell'attesa dell'intervento dei soccorsi specialisitici.

Nell'intervenire l'addetto al primo soccorso dovrà quindi limitarsi alle sole misure assolutamente necessarie; una corretta ed esaustiva formazione teorico-pratica risulta particolarmente importante anche al fine di minimizzare il rischio di danno verso il soggetto soccorso.

Per chi volesse approfondire gli aspetti giuridici della questione si consiglia la lettura di un articolo comparso sul numero 96 del 2005 della rivista Medicina del Lavoro (pag. 63-70): Aspetti giuridici e medico-legali della responsabilità del lavoratore incaricato per il Pronto Soccorso.

Aprile 2021