Quesito 04/2013
Esposizione fumi di saldatura
Domanda
Un'azienda impiantistica, che effettuerà attività di saldatura su acciai inox durante interventi di manutenzione degli impianti di un'industria alimentare durante il corso di tutto l'anno, stipulerà un contratto di appalto con quest'ultima. L'appaltatore si pone il problema di predisporre adeguate misure tecniche per la gestione dell'esposizione ai fumi di saldatura inox degli addetti e quindi dell'acquisto di idonei impianti di aspirazione localizzata. Visto che le attività di saldatura possono svolgersi, all'occorrenza, in tutti i locali e/o gli impianti di produzione di proprietà del cliente oltre che all'interno di una piccola officina che il cliente mette a disposizione dell'appaltatore nei locali di sua proprietà, può essere ammesso e ritenersi sufficiente l'acquisto di impianti di aspirazione mobili a filtri, sottoposti a regolari procedure di manutenzione e cambio filtri, ben note ai dipendenti che saranno inoltre adeguatamente informati e formati, da utilizzarsi insieme a idonei dispositivi di protezione individuale per le vie aeree (P3)?
Risposta
Può essere ammessa la possibilità di impianti di aspirazione localizzata mobili o carrellati, provvisti di adeguata sezione depurante e in combinazione con un'efficiente sistema di DPI per le vie respiratorie, solo quando esista oggettiva impossibilità all'utilizzo di impianti fissi con espulsione all'esterno dell'ambiente di lavoro evitando, quindi, il ricircolo dell'aria. Nell'esempio citato nella domanda, per le operazioni che si svolgono in postazione fissa all'interno della officina messa a disposizione dalla committenza, occorre prevedere, invece, l'uso di un impianto di aspirazione fisso senza ricircolo dell'aria aspirata.
(Febbraio 2013)