Quesito 68/2012
Ausiliario della sosta e gravidanza
Domanda
Sono un ausiliario della sosta al 3° mese di gravidanza.
Ho comunicato il mio stato all'azienda che, con il supporto del giudizio del medico competente, ha stabilito che devo essere adibita ad una mansione alternativa.
In realtà una vera mansione alternativa non esiste e al momento sono costretta a stare gran parte del tempo da sola in un ufficio a non far niente, condizione che io considero fonte di stress per la mia salute.
Cosa posso fare per avere l'interdizione da un non lavoro?
Risposta
Il datore di lavoro nell'effettuazione della valutazione dei rischi deve valutare anche quelli relativi alle donne in stato di gravidanza (art. 28 del D. Lgs. 81/08).
In estrema sintesi, già in questa fase dovrà individuare le mansioni che non sono compatibili con lo stato di gravidanza in modo tale da poterle modificare (se possibile) allorché la lavoratrice comunica il suo stato.
Se la mansione non è "adattabile" la lavoratrice deve essere adibita ad altra mansione confacente (durante la valutazione dei rischi il datore di lavoro avrà già individuato le mansioni che possono essere svolte da donne in gravidanza).
Se anche questa misura è inapplicabile (ad esempio perché non ci sono mansioni adeguate) la donna ha diritto all'astensione anticipata.
Il cambio di mansione può essere effettuato anche su una mansione di livello inferiore, con garanzia di mantenimento, però, della retribuzione e della qualifica precedente.
La nuova attività non deve costituire un vero e proprio demansionamento, a maggior ragione se ciò avviene con intenti vessatori da parte del superiore gerarchico.
Eventualmente su questi aspetti potrà effettuare segnalazione alla Direzione Territoriale del Lavoro o al Servizio di Prevenzione e Sicurezza della AUSL competente per territorio (dove l'azienda è insediata).
(Ottobre 2012)