Crisi d'impresa, cresce il successo della composizione negoziata

+926 istanze rispetto al 2023 e +60% negli ultimi tre trimestri

Per prevenire la crisi d'impresa, cresce l'appeal della composizione negoziata, la procedura stragiudiziale introdotta per consentire il risanamento delle aziende in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario: quasi 2.000 le adesioni dalla sua partenza e 926 in più le istanze presentate a novembre 2024 rispetto a un anno fa, con ben 210 imprese avviate a risanamento a fronte delle 83 registrate 12 mesi fa.
Cresce anche il numero dei lavoratori salvati dal possibile licenziamento (oltre 10mila) e la dimensione delle imprese che ricorrono a questo strumento, che, nell'85,7% dei casi sono società di capitali, hanno mediamente 64 addetti e registrano 13 milioni di euro di valore della produzione. E' quanto mostrano i dati dell'Osservatorio sulla crisi di impresa, presentato da Unioncamere.

A tre anni dall'avvio della composizione negoziata, il totale delle istanze ammonta a 1.963 (+926 rispetto a quelle censite a novembre 2023), con una crescita del 60% nei primi tre trimestri del 2024.
Sul totale delle 1.963 istanze presentate, 1.097 risultano concluse - di cui il 19% con esito favorevole - mentre 104 sono state rifiutate. Le istanze attualmente in gestione presso i vari esperti incaricati sul territorio nazionale sono 762.
Il numero dei casi archiviati con esito favorevole è considerevolmente aumentato (210 contro gli 83 dello scorso anno), con una crescita anche del tasso di successo medio trimestrale che, a partire dal 1° gennaio 2023, è pari al 20,5%.
La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di istanze (436) seguita dal Lazio (208) dall'Emilia-Romagna (193) e dal Veneto (168): la somma delle istanze avanzate in queste regioni è pari a circa il 54% del totale.

Uno dei principali elementi di forza della composizione negoziata è rappresentato dalle tempistiche di svolgimento della procedura che, per espressa previsione normativa, sono più rapide e contenute rispetto a quelle giudiziali delle procedure concorsuali.
Analizzando i dati relativi alla durata delle composizioni negoziate concluse – calcolata assumendo come parametri temporali di riferimento la data di accettazione dell'incarico dell'esperto e quella di archiviazione dell'istanza – emerge che le procedure durano, in media, 224 giorni e che il 64% delle imprese si avvale della proroga di ulteriori 180 giorni prevista dalle norme.

Le tempistiche necessarie per giungere a una chiusura favorevole della composizione negoziata sono mediamente di 325 gg: quasi la totalità delle imprese, infatti, necessita di più di 6 mesi per concludere il procedimento (circa il 90%).
Con riferimento agli esiti sfavorevoli, invece, la durata media è di 200 giorni, con il 59% di imprese che, nonostante poi le trattative non vadano a buon fine, ricorre alla proroga.
Il maggior numero dei 210 di successo riguarda imprese che hanno sede in Lombardia (56), nel Lazio (20), nell'Emilia Romagna (19) e in Toscana (16). Tra i settori, prevalgono le attività manifatturiere (21,5%), il commercio all'ingrosso e al dettaglio (19%) e le costruzioni (15%). Si tratta in prevalenza di società di capitali (85,4%), mentre il restante 15% è costituito da società di persone, imprese individuali e altre forme giuridiche.