Smart & Start Italia

Finanziamento a tasso zero a sostegno delle start up innovative gestito da Invitalia
Stato
Aperto
Tipologia di bando Agevolazioni, finanziamenti, contributi
Destinatari
  • Imprese
Ente
  • Ministero dell'Economia e delle Finanze
Data di pubblicazione 15/06/2023

Strumento agevolativo finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico.

Dal 1 gennaio 2020 condizioni più favorevoli per i finanziamenti a tasso zero. Dal maggio 2022 ulteriori fondi a favore dell'imprenditoria femminile e introduzione della possibilità di conversione di parte del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto.

Obiettivi

Stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all'economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei "cervelli" dall'estero.

Sono finanziabili progetti con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

Agevolazioni

  • Finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell'80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente), conseguito da non più di 6 anni, che lavora all'estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio e vuole rientrare in Italia.
    Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all'ultima quota di finanziamento ricevuto.
  • Servizi di tutoraggio: le startup costituite da meno di un anno possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).
  • Premialità
    Punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d'impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca; operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud; dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato; dispongono del rating di legalità.
  • Conversione del debito (per le startup già ammesse alle agevolazioni)
    Alle startup già finanziate è rivolta la possibilità di convertire parte del loro finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto se nelle stesse società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.

Destinatari

  • Startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
  • Team di persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all'estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa". In questo caso la costituzione deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
  • Imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

I requisiti che qualificano un'impresa come "startup innovativa" sono indicati all'art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito startup.registroimprese.it

Sono escluse le seguenti attività: produzione primaria dei prodotti agricoli; rivolte al sostegno ad attività connesse all'esportazione e gli aiuti per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive.

Attività finanziabili

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.

Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • orientamento allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale, dell'intelligenza artificiale, della blockchain e dell'internet of things;
  • valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).

Esempi di spese ammissibili legate al piano d'impresa:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • componenti hardware e software;
  • brevetti, marchi e licenze;
  • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
  • licenze e diritti relativi all'utilizzo di titoli della proprietà industriale;
  • licenze relative all'utilizzo di software;
  • progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi;
  • consulenze specialistiche tecnologiche;
  • costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori;
  • servizi di incubazione e di accelerazione di impresa;
  • investimenti in marketing e web marketing.

Esempi di costi di funzionamento aziendale:

  • materie prime;
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell'impresa;
  • hosting e housing;
  • godimento beni di terzi.

Le spese del piano d'impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.

Modalità operativa

Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia/presenta-la-domanda.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata;
  • accedere all'area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.

Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC):

  • per le società già costituite: la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale della società che la deve firmare digitalmente;
  • per le società non costituite: la domanda deve essere presentata dalla persona fisica referente del progetto che la deve firmare digitalmente. Il referente del progetto deve essere uno dei futuri soci della società.

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell'invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Non ci sono scadenze né graduatorie. Invitalia valuta le domande in base all'ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.

La valutazione prevede una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia, e si conclude in 60 giorni, salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti.

Per chi ha già presentato la domanda prima del 16 dicembre 2019 e non ha ricevuto l'esito della valutazione, può comunicare con Invitalia tramite PEC all'indirizzo smartstartitalia@pec.invitalia.it indicando preferibilmente nell'oggetto l'ID della domanda.

Normativa

Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014, pubblicato in G.U. n. 264 del 13/11/2014.

Contatti

Invitalia, pec: smartstartitalia@pec.invitalia.it, numero verde gratuito 800775397, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00.

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