Nuovo Smart & Start 2020 Invitalia
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Chiuso
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Tipologia di bando | Agevolazioni, finanziamenti, contributi |
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Data di pubblicazione | 09/04/2020 |
Chiusura procedimento | 31/05/2023 |
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Obiettivi
L'obiettivo dello strumento è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all'economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei "cervelli" dall'estero.
Sono finanziabili progetti con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Dal 1 gennaio 2020 lo strumento gestito da Invitalia è stato rinnovato: i finanziamenti a tasso zero senza garanzie coprono l'80% delle spese e nel caso di imprese giovanili o femminili la percentuale sale al 90%. L'iter per la presentazione della domanda è stato semplificato, così come i criteri di valutazione.
Agevolazioni
L'agevolazione economica consiste in un mutuo senza interessi, nella forma della sovvenzione rimborsabile, per un importo pari al 80% delle spese ammissibili, per investimenti compresi tra 100.000 e 1,5 milioni di euro. Non è prevista la richiesta di alcuna garanzia.
Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all'estero e vuole rientrare in Italia.
Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all'ultima quota di finanziamento ricevuto.
L'incentivo Smart & Start si estende a tutto il territorio nazionale e finanzia programmi di investimento e i costi di gestione per due anni delle start up innovative, in particolare giovanili e femminili.
Le start up costituite da meno di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione beneficiano, oltre al finanziamento a tasso zero, di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale.
I servizi di tutoring, individuati in base alle caratteristiche delle start up, sono finalizzati a trasferire le competenze specialistiche e strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate. Si tratta di servizi specialistici (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, gestione dell'innovazione, ecc.) che possono includere anche scambi con realtà di rilievo internazionale.
Ciascuna impresa può beneficiare di servizi per un valore equivalente a 7.500 euro.
Spese ammissibili
Le domande di finanziamento devono riguardare programmi d'investimento e costi d'esercizio realizzati e sostenuti nell'ambito di piani di spesa compresi tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro:
- caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
- mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale;
- finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Tra le principali voci di spesa ammissibili:
- per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, componenti hardware e software, brevetti, licenze, marchi, know how, consulenze specialistiche tecnologiche;
- per la gestione: personale dipendente e collaboratori, licenze e diritti per titoli di proprietà industriale, servizi di accelerazione, canoni di leasing, interessi su finanziamenti esterni.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Destinatari
Smart&Start Italia finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Chi può chiedere un finanziamento:
- startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi
- team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all'estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa"
- imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano
I requisiti che qualificano un'impresa come "startup innovativa" sono indicati all'art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito startup.registroimprese.it.
Le attività ammesse sono la produzione di beni e servizi che:
- si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico ed innovativo e/o
- si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale e/o
- si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
Sono escluse le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.
Modalità operativa
Dal 20 gennaio 2020 le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia.
Per richiedere le agevolazioni è necessario:
- registrarsi ai servizi online di Invitalia indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario
- una volta registrati, accedere all'area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC):
- per le società già costituite: la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale della società che la deve firmare digitalmente
- per le società non costituite: la domanda deve essere presentata dalla persona fisica referente del progetto che la deve firmare digitalmente. Il referente del progetto deve essere uno dei futuri soci della società.
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell'invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Non ci sono scadenze né graduatorie. Invitalia valuta le domande in base all'ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.
La valutazione prevede una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia, e si conclude in 60 giorni, salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti.
Normativa
- Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014, pubblicato in G.U. n. 264 del 13/11/2014
- Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 68032 del 10 dicembre 2014
- Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 9 agosto 2017, che modifica il Decreto MiSE del 24/9/2014