Comunicato Sindacale - Stato di agitazione del personale della Camera di Commercio
Per le 89.861 attività imprenditoriali iscritte alla Camera di Commercio di MODENA significa:
- Addio a contributi e finanziamenti alle imprese
- Niente più sostegno all'imprenditoria femminile
- Niente più sostegno all'imprenditoria giovanile
- Niente più interventi a favore dell'internazionalizzazione
- Niente più certificazioni per le esportazioni
- Niente più sostegno ai processi di innovazione
- Niente più sostegno al credito alle imprese
- Niente più assistenza all'apertura di nuove imprese
- Addio ai servizi di conciliazione e mediazione
- Niente più camere arbitrali
- Niente più servizio di marchi e brevetti
- Niente più corsi di formazione
- Niente più orientamento al lavoro
- Fine degli studi sull'economia del territorio
I lavoratori della Camera di Commercio di Modena manifestano la propria indignazione per l'assurda ed incomprensibile decisione che causerebbe un irreparabile pregiudizio nei riguardi delle imprese e, più in generale, sul sistema economico di riferimento, senza alcun corrispondente vantaggio per la spesa pubblica (sulla quale, come è noto, le Camere non incidono).
Al riguardo si ricorda che, solo nel 2014, il tessuto imprenditoriale modenese ha ricevuto dall'Ente camerale circa 7,2 milioni di Euro per lo sviluppo di progetti che non sarebbero più realizzabili in considerazione di questo processo di centralizzazione che allontana sempre più servizi e consulenze dal territorio modenese.
Il rischio reale per le stesse imprese è dunque quello di non poter più beneficiare del necessario supporto e sostegno, anche al fine di accedere a fondi nazionali ed internazionali.
Si ribadisce che il personale della Camera di Commercio di Modena aderisce allo stato di agitazione proclamato a livello nazionale.
R.S.U. CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA