Terziario 2017: tiene il commercio e aumentano le agenzie immobiliari
Il terziario chiude il 2017 con il segno più anche se i dati presentano, sia rispetto al numero di imprese attive nel settore, che con riferimento all'occupazione, segnali in chiaroscuro. Dall'analisi effettuata dall'ufficio studi di Confcommercio Modena sugli ultimi dati Infocamere e su un campione di circa 2.300 aziende associate, il numero totale delle imprese attive nel Terziario in provincia aumenta di 20 unità nell'arco del 2017 e passa così da 16.334 a 16.354 unità, mentre, sul fronte occupazionale, le assunzioni hanno superato le dimissioni, ma solo per effetto dell'abolizione dei voucher.
Venendo ai numeri dei settori considerati, il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante in provincia guadagna 17 unità nel 2017 e le imprese attive nel territorio modenese passano dunque da 6.609 di gennaio 2017 a 6.626 al 31 dicembre.
Ha subito invece una battuta d'arresto il comparto della ristorazione con cui di fatto è stato annullato il surplus di imprese attive che era stato registrato fino al mese di giugno: il numero delle imprese è rimasto sostanzialmente invariato, passando da 3.598 dell'inizio dell'anno a 3.600 unità. Anche nella città capoluogo, che da anni viveva un importante trend di crescita, c'è stato un rallentamento nelle nuove aperture di attività, che, complessivamente, passano dunque da 1.069 a 1.080 unità (+11).
Guadagna ulteriori attività il comparto dell'intermediazione immobiliare: la consistenza numerica passa da 3.046 a 3.122 unità (+76). Valori, questi, che riflettono la crescita delle compravendite immobiliari avvenuta in particolare nel secondo semestre del 2017.
Emergono infine dei segnali positivi sul fronte occupazionale: nel 2017, su un campione, pari a circa 2300 imprese associate a cui viene erogato il servizio di tenuta paghe, a fronte di 3.078 cessazioni ci sono state 3.850 assunzioni. Del saldo positivo una quota inferiore al 10% è rappresentata però da nuove assunzioni, mentre nella restante parte siamo di fronte a casi di trasformazione dei voucher in contratti. L'analisi di Confcommercio ha poi permesso di mettere in evidenza come il 29% degli addetti sia inquadrato con contratti part-time, quasi il 9% svolga collaborazioni a progetto, il 6% stia svolgendo un tirocinio e solo lo 0,5% abbia un contratto di apprendistato.