Qualificazione imprese e certificazioni sulla sostenibilità nella moda
Moda sostenibile e circolare, certificazione nella tessitura e nella filiera, regolamenti, strutturazione produttiva e caratteristiche dei prodotti: continuano le occasioni di formazione promosse da Carpi Fashion System per gli operatori del distretto del tessile-abbigliamento.
In particolare, lunedì 21 giugno e giovedì 1 luglio si terranno due incontri gratuiti (il primo online e il secondo in presenza, presso l’Auditorium Loria di Carpi), realizzati nell’ambito del progetto Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità del distretto della moda di Carpi basato sulla qualificazione delle imprese, realizzato in collaborazione con Fondazione Democenter e il Clust-ER Industrie Culturali e Creative con il contributo della Regione Emilia-Romagna (bando Laboratori territoriali per l'innovazione e la sostenibilità delle imprese).
Relatori per entrambi gli appuntamenti saranno Vittorio Cianci ed Emilio Bonfiglioli, esperti in analisi qualità dei materiali.
Il primo dei due appuntamenti, il 21 giugno, che si svolgerà online dalle ore 14:30 alle 16:30 previa registrazione obbligatoria, riguarderà, in estrema sintesi, l’introduzione alla certificazione, con l’analisi di marchi, regolamenti e attributi come sostenibile, biodegradabile, organico, e le attese dei consumatori rispetto ai prodotti, nonché l’implementazione di criteri di qualità utili tanto alla soddisfazione dell’acquirente che al perfezionamento della realtà aziendale, oltre agli strumenti di cui le imprese possono valersi per monitorare la propria responsabilità ambientale.
Nel secondo incontro, il 1° luglio, previsto dalle ore 17:00 alle 19:00, si analizzeranno i concetti di moda sostenibile e circolare, tra analogie, differenze e peculiarità.
Commentano i promotori: “Tutti gli analisti e gli esperti di trend indicano nella sostenibilità uno degli aspetti che sempre più farà la differenza nelle scelte di acquisto dei consumatori in ogni ambito, compreso quello della moda. E non parliamo soltanto della fascia più alta e consapevole di chi acquista: vestirsi con capi che sono stati prodotti con l’attenzione al rispetto dell’ambiente, allo spreco di meno risorse possibili, concepiti e realizzati in un’ottica di riutilizzo piuttosto che di mero consumo rappresenterà uno status symbol capace di dettare i paradigmi dello stile, soprattutto delle nuove generazioni. Non è infatti un caso se si registra una crisi del fast fashion mentre si assiste a una proliferazione di app per la compravendita di abiti e accessori, anche di alta moda, usati o rimaneggiati. Per questo crediamo che, oltre a rappresentare un passo obbligato verso l’innovazione e la salvaguardia dell’ecosistema, concentrarsi su questi temi sia anche un modo per riguadagnare competitività come distretto”.
Carpi Fashion System è il progetto di sostegno alle aziende del distretto di Carpi promosso da CNA, LAPAM-Confartigianato, Confindustria Emilia, insieme a Camera di Commercio di Modena, Fondazione Democenter-SIPE, ForModena e Comune di Carpi, con il determinante contributo di Fondazione CR Carpi.