Più crescita e occupazione
Nel 2015 il Pil regionale dovrebbe salire dell'1,2%. E' quanto prevede l'ultima edizione degli "Scenari per le economie locali" di Prometeia analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna. Continua la crescita delle esportazioni (+4,1%), nonostante un rallentamento del commercio mondiale. Si sta avviando un nuovo ciclo degli investimenti (+1,9%). Si conferma la ripresa dei consumi (+1,3%). La previsione si fonda su un quadro, nel 2015, di leggero rallentamento della crescita dell'attività globale (+2,8%) e di decelerazione del commercio mondiale (+1,5%). È più sostenuta la crescita dei paesi industrializzati (+1,9%), ma rallenta quella delle economie emergenti (3,6%). Si consolida la crescita nell'area dell'euro (+1,4%) e in Italia (+0,8%).
Nel 2015 a livello regionale si avvicinerà la fine della fase di recessione per le costruzioni (-0,6%) e l'avvio di una ripresa del settore industriale (+1,8%), che nel 2016 si arriverà al 2,7%, mentre proseguirà la crescita nel settore dei servizi (+0,7%). Sempre in Emilia Romagna il tasso di attività si ridurrà al 47,1%, ma si avrà un aumento degli occupati (+1,2%). Il tasso di disoccupazione, pari al 2,9% nel 2007, giunto all'8,4% nel 2013, scenderà al 7,8%.
Le previsioni formulate da Prometeia confermano quanto emerso dai dati congiunturali raccolti ed elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. La ripresa del comparto manifatturiero, ancora una volta trainata dalle imprese esportatrici, sembra produrre effetti positivi anche sugli altri settori economici e sull'occupazione. È una ripresa ancora fragile, sia per intensità che per le modalità che l'originano, principalmente legata a fattori esogeni quali gli interventi della Banca centrale europea e il tasso di cambio favorevole. Tuttavia, è un'importante inversione di tendenza rispetto al passato, una variazione che colloca l'Emilia-Romagna tra le prime regioni italiane per crescita.