Open day al Museo del Balsamico Tradizionale
Era il 24 novembre 2002 quando veniva inaugurato a Spilamberto il Museo del Balsamico Tradizionale. In questi 15 anni il Museo si è fatto conoscere in tutto il mondo ed è stato visitato da oltre 120mila persone, di cui 48mila straniere, ben il 40%. E' un lungo percorso quello del Balsamico Tradizionale e della sua valorizzazione, proprio come i suoi tempi di invecchiamento: il cammino inizia con la nascita della Consorteria nel 1966, seguita da quella del Consorzio Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena; nel 2000 la certificazione DOP e nel 2001 nasce l'Associazione Museo dell'Aceto Balsamico Tradizionale, che il 24 novembre 2002 dà ufficialmente vita al Museo, all'interno della settecentesca Villa Fabriani di Spilamberto. Da 15 anni varcando la soglia di Villa Fabriani si entra in una dimensione temporale particolare, scandita dal trascorrere delle stagioni e legata all'invecchiamento dell'aceto secondo una sapienza plurisecolare. L'allestimento del Museo, molto caldo e scenografico, ricostruisce le diverse fasi di produzione del Balsamico, a partire dal vigneto fino alla storica acetaia della Consorteria, collocata nei solai della Villa che in passato ospitavano l'acetaia della famiglia Fabriani.
Un modo per tenere viva la tradizione del Balsamico, a costo zero, è partecipare alla festa di compleanno del Museo: domenica 26 novembre è in programma un open day e dalle 10.30 alle 17.30 l'ingresso al Museo è gratuito. Sarà possibile anche visitare l'Acetaia e partecipare a degustazioni guidate di Balsamico Tradizionale, insieme ai maestri della Consorteria; verrà proposta anche una dolce novità: i cioccolatini al balsamico tradizionale DOP della Pasticceria Turchi di Sestola, realizzati con l'aceto della Consorteria.