Nasce ufficialmente il Consorzio Tutela Lambrusco
Il 28 settembre 2020 le assemblee plenarie dei tre organismi "Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena", "Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini DOP Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa" e "Consorzio di Tutela Vini del Reno D.O.C." hanno sancito all'unanimità la fusione in un unico soggetto, il Consorzio Tutela Lambrusco, che sarà pienamente operativo a partire dal 1° gennaio del 2021.
Dopo il parere favorevole espresso all'unisono lo scorso 26 giugno da parte dei Consigli di Amministrazione, ora è arrivata la tappa definitiva che consente ad un distretto che ha numeri importanti, di poter decidere congiuntamente le strategie di comunicazione e condividere progetti di promozione internazionale, pur lasciando l'assoluta indipendenza decisionale delle singole denominazioni, come ha dichiarato Claudio Biondi, presidente del neonato Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena.
Il nuovo Consorzio rappresenta otto denominazioni che si trovano tra Modena e Reggio Emilia - Lambrusco di Modena DOC, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di S. Croce DOC, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, Reno DOC e Bianco di Castelfranco Emilia IGT - per un totale di circa 16.600 ettari vitati e una produzione che nel 2019 è stata di poco più di 42 milioni di bottiglie di Lambrusco DOC, che salgono a quasi 170 milioni prendendo in considerazione anche quelle certificate IGT.
"Si tratta di numeri importanti per un vino che ha tante anime e interpretazioni a seconda delle molteplici varietà utilizzate e dei differenti territori nei quali ha trovato dimora. I tempi erano maturi per la creazione di un unico Consorzio che facesse da regia - conclude il presidente Biondi -. Il Lambrusco è già conosciuto in tutto il mondo, ma ora può rappresentare meglio e con più coerenza rispetto al passato l'immagine dell'Italia in moltissimi contesti sia nazionali che internazionali".