L'industria ceramica punta sugli investimenti
Il comparto delle piastrelle di ceramica prodotte in Italia supera i 5,1 miliardi di euro (+4,1%): export record di 4,3 miliardi (+5,1%), mercato interno stabile a 799 milioni di euro (-0,6%). L'internazionalizzazione produttiva vale 792 milioni di euro, realizzati da 16 operations in Nord America ed Europa. Oltre 721,5 milioni di euro il fatturato di ceramica sanitaria, materiali refrattari e stoviglie, che occupano 6.000 addetti. Questi in sintesi i dati presentati da Confindustria Ceramica relativamente ai diversi comparti che compongono il settore in Italia. Sono 228 le industrie italiane di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie e materiali refrattari attive nel 2015, che occupano 25.152 addetti e che hanno fatturato 5,839 miliardi di euro complessivi, grazie a vendite oltre confine per l'78,9%. Sono 150 le aziende (stabili rispetto al 2014) presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 19.143 addetti (-1,5%), che nel corso del 2015 hanno prodotto 394,8 milioni di metri quadrati (+3,4%), tali da consentire vendite per 396,9 milioni di metri quadrati (+0,6%). Le vendite in Italia si consolidano a 80,3 milioni di metri quadrati (erano 80,8 nel 2014), come anche i volumi esportati, ora pari a 316,6 milioni di metri quadrati (+0,90%). Il fatturato totale, 5, 1 miliardi di euro (+4,1%) derivano per 4,3 miliardi dalle esportazioni (+5,1%), con una quota record dell'84,4%, e da 799 milioni di euro da vendite sul territorio nazionale (-0,6%). Gli investimenti segnano il nuovo record assoluto, dall'anno 2000. Lo scorso anno gli investimenti realizzati sono stati 351,3 milioni di euro (+22,7% sul 2014), dopo che erano cresciuti del +27% rispetto al 2013, con un valore prossimo al 6,9% del fatturato annuale.