Compravendite immobiliari in crescita
Il mercato immobiliare residenziale mostra segni di concreta e solida vivacità sul territorio modenese, capoluogo compreso. A confermarlo è un'indagine condotta da ANAMA-Confesercenti Modena da cui emerge che la decisa ripresa delle compravendite di case nei primi sei mesi dell'anno risulta sostenuta in particolare dai costi delle abitazioni ancora in calo e dalla crescita dei mutui erogati dalle banche.
"Un bilancio sicuramente positivo - esordisce Archimede Pingiori, presidente provinciale di ANAMA sigla che rappresenta gli agenti immobiliari associati a Confesercenti - Mettendo, infatti, a confronto il primo semestre 2016 con l'analogo periodo del 2015, se in Emilia Romagna ci sono state 4.420 compravendite in più con un aumento del 24,99%, nella nostra provincia le transazioni in più sono state 729 segnando un incremento del 27,80%, mentre nel solo capoluogo l'accrescimento percentuale è stato del 39,73%, pari a 292 rogiti in più. Le previsioni in vista della chiusura del 2016 confermano l'ascesa delle compravendite, favorite sia dal calo del valore delle abitazioni che non sembra arrestarsi (dall'1 al 3% in meno rispetto al 2015) e da un regime fiscale più favorevole. Ma anche dalla disponibilità delle banche ad erogare mutui con tassi ai minimi storici; nei primi 9 mesi dell'anno i mutui concessi sono infatti aumentati di oltre il 12% sull'intero territorio provinciale con una lieve crescita degli importi medi, superiore al 2%".
"Il buon momento del mercato è evidenziato anche dalla crescita dei casi di permuta e dalla maggiore sensibilità e attenzione che manifestano sempre più acquirenti nei confronti delle case costruite con criteri antisismici e con una migliore efficienza energetica. Sale inoltre la quota di immobili residenziali intermediata dalle agenzie immobiliari. Si stima infatti che la percentuale di affari conclusi da mediatori professionisti abbia superato il 60%, un risultato che non si riscontrava da almeno un decennio".
Unica nota stonata è rappresentata dalle difficoltà che ancora incontrano i giovani e le famiglie di nuova formazione ad acquistare casa. Difficoltà, nel caso dei giovani certificata recentemente anche dall'ISTAT, su base nazionale, che trova conferma pure nella nostra provincia. "La quota di proprietari di casa con un'età inferiore ai 35 anni si ferma al 65,3% - dice Pingiori - mentre sale all'88,6% per chi ha un'età superiore ai 65 anni. Sebbene in miglioramento, questa situazione è destinata a permanere ancora a lungo a causa soprattutto della crisi, dei cambiamenti del mondo del lavoro ma anche della diffidenza che mostrano ancora le banche a concedere i mutui ai giovani privi di contratti di lavoro stabili".
Anche il mercato delle locazioni del comparto abitativo conferma, nel periodo gennaio-giugno 2016, il suo andamento positivo. La domanda di bilocali e trilocali resta alta, sostenuta in particolare da studenti e lavoratori provenienti da fuori provincia, soprattutto in certi quartieri cittadini, mentre gli importi dei canoni, dopo un lungo periodo in flessione, hanno ora una certa stabilità.