Carlo Petrini al Forum Monzani di Modena
Il 3 novembre scorso ricorrevano i 30 anni dal manifesto sullo "Slow-food" che fu lanciato sul "Gambero Rosso". Compie così tre decenni l'intuizione di Carlo Petrini, che da allora combatte contro il cibo spazzatura. Si intitola proprio "Slow Food - Storia di un'utopia possibile" il suo ultimo libro per la Giunti Editore e racconta la nascita di un movimento che si oppone alla frenesia del fast food, rivendicando il diritto a mangiare bene, sano e con lentezza. Il volume, che Petrini e il co-autore Gigi Padovani presentano sabato 10 febbraio alle 17.30 a BPER Forum Eventi - ripercorre la storia di questo movimento e del suo carismatico leader - uno dei “50 uomini che potrebbero salvare il Pianeta” come è stato definito da The Guardian - che oggi è diventato un'organizzazione globale sinonimo di una nuova filosofia del cibo. Il grande merito di Petrini è stato quello di trascinare il dibattito sull'agroalimentare e sulla gastronomia fuori dai salotti borghesi per portarlo dentro il cuore vivo delle tradizioni popolari. Non solo: per non farci mangiare dal cibo bisogna farsi guidare ancora da una salda vena umanistica, quella che insegna a interrogarsi sul bene e sul male, non a demandarlo al mercato o all'industria.
"Slow Food. Storia di un'utopia possibile" - Giunti
La storia del movimento nato 30 anni fa per iniziativa di Carlo Petrini che oggi è diventato un'organizzazione globale sinonimo di una nuova filosofia del cibo. Un libro che traccia le vicende di Slow Food e del suo carismatico leader, uno dei “50 uomini che potrebbero salvare il Pianeta” (The Guardian).