Balsamico Tradizionale di Modena: il 51° Palio incorona il migliore
Domenica 25 giugno nell'antica Rocca di Spilamberto (Modena) si tiene il tradizionale Palio di San Giovanni: vengono premiati i migliori campioni di Aceto Balsamico Tradizionale, selezionati tra migliaia di partecipanti. Un'occasione per conoscere da vicino una specialità tutta modenese e per una visita all'unico Museo al mondo dedicato al prezioso prodotto. Da 51 anni 182 Maestri Assaggiatori, con l'aiuto degli Assaggiatori e degli Allievi, all'inizio del mese di maggio si mettono al lavoro per valutare le migliaia di campioni di Aceto Balsamico Tradizionale di produzione familiare che vengono consegnati alla Consorteria. Soltanto domenica si saprà il nome del migliore e degli altri 11 finalisti: è il Palio di San Giovanni, la competizione riservata agli aceti balsamici "tradizionali" prodotti nella loro zona di origine (gli "antichi domini estensi") giunta alla 51esima edizione, che continua a riscuotere successo tra i cultori del Balsamico. Basti pensare che quest'anno i campioni raccolti - che rimangono anonimi fino alla premiazione - sono stati ben 1.344.
Il Palio di San Giovanni è un'occasione per la Consorteria di esaminare e tenere monitorata la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale del territorio sia dal punto di vista organolettico, che per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche: in questo modo può trasmettere ai produttori indicazioni idonee affinché sia rispettata la tradizione secolare.
La graduatoria ufficiale dei migliori 12 Aceti Balsamici Tradizionali viene resa pubblica domenica 25 giugno, intorno alle 20.00 presso la Rocca Rangoni di Spilamberto - al termine dell'assemblea annuale dei soci della Consorteria - e al vincitore viene assegnato l'ambito Palio di San Giovanni. Il primo classificato riceve prestigiosi premi: il diploma ufficiale della Consorteria, un cucchiaino d'oro per l'assaggio e il "torrione di Spilamberto", che viene consegnato anche a tutti i semifinalisti: si tratta di un bassorilievo in bronzo che raffigura il torrione di Spilamberto. Dopo una settimana dalla premiazione, poi, arriva il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si reca a casa del vincitore e marchia a fuoco le botti dell'acetaia con il logo della Consorteria.