B.Braun Avitum investe sul territorio
Non si arresta la crescita di B.Braun Avitum Italy, realtà leader nella progettazione, produzione e vendita di sistemi terapeutici dedicati alla dialisi e alla nutrizione enterale e parenterale, parte del gruppo tedesco B.Braun, colosso mondiale del biomedicale presente in 62 Paesi in tutto il mondo. L'azienda di Mirandola, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, ha presentato in una conferenza stampa il 19 febbraio 2018 un progetto per lo sviluppo di cateteri e contenitori speciali per farmaci e un nuovo laboratorio di ricerca denominato Performance e Usability - Human Factor all'interno dello stabilimento attualmente in fase di adeguamento.
Nel 2016 l'azienda ha infatti partecipato al bando regionale previsto in attuazione della legge 14/2014 ("Accordo per l'insediamento e lo sviluppo delle imprese"), e si è aggiudicata il finanziamento della Regione Emilia-Romagna per programmi di investimento che rispondano a obiettivi di elevato valore strategico, tali da accrescere la capacità competitiva delle filiere e del sistema produttivo regionale e la loro capacità innovativa.
Si tratta di un risultato di grande valore per l'azienda che, messa a dura prova dal sisma del maggio 2012, che ne ha gravemente danneggiato lo stabilimento produttivo, ha in questi anni saputo reagire con determinazione: dopo soli sette mesi B.Braun Avitum Italy aveva già ultimato la ricostruzione totale di tutti i magazzini e provveduto al rientro dei dipendenti nei nuovi uffici, così come all'ampliamento e alla modernizzazione, secondo i più elevati standard qualitativi, di tutti i reparti produttivi.
Anche i numeri confermano la crescita straordinaria di B.Braun Avitum Italy. Negli ultimi cinque anni il fatturato è aumentato del 34,5 per cento raggiungendo, nel 2016, 62,7 milioni e arrivando a sfiorare i 70 milioni di euro nel 2017, con il 75% del fatturato destinato all'export. Positive anche le stime di crescita del fatturato, che supererà gli 85 milioni di euro nel 2020 (+23,5% negli anni 2017-2020) e che porterà a un aumento sensibile dell'occupazione per un totale di 354 dipendenti (+106% rispetto al 2012).
Dal 2012 al 2016 sono stati investiti 14 milioni di euro per la ricostruzione, l'ampliamento e la modernizzazione delle aree produttive.