Investimenti: trend sostenuto nel 2017
L'indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna su un campione di imprese regionali conferma nel 2017 la ripresa degli investimenti già avviata nel 2016. Infatti, anche quest'anno si attesta al 59% la quota delle imprese emiliano romagnole che hanno effettuato investimenti; guardando ai macro settori di attività, tale percentuale è più elevata nell'industria (61%), ma scende nel commercio al dettaglio (51%) e ancor di più nell'artigianato (38%). Tra le imprese che hanno realizzato investimenti, la maggioranza (62%) dichiara di avere investito in misura superiore rispetto al 2016, il 25% di esse in misura uguale e solamente il 14% ha diminuito la quota di investimenti.
La maggioranza degli impieghi è stata effettuata per l'acquisto di macchinari similari a quelli presenti in azienda (47%), al secondo posto risulta l'introduzione di macchinari innovativi (42%), mentre un'altra percentuale consistente è destinata all'acquisto di prodotti informatici (41%). Con distacco si trova il miglioramento di prodotti esistenti (22%) e l'introduzione di nuovi prodotti (21%). In questo caso la domanda prevedeva risposte multiple.
In provincia di Modena i risultati complessivi sono analoghi al totale regionale: la percentuale di imprese che ha investito è pari al 60%; di esse il 59% ha impiegato risorse in misura maggiore rispetto al 2016, il 27% le ha mantenute invariate e solamente il 14% ha ridotto gli sforzi innovativi.
Tuttavia tali quote variano anche a seconda del settore esaminato, infatti nell'industria la proporzione di aziende che investono sale al 62%, nel commercio tale valore rimane al 54%, ma risulta molto superiore al 2016, mentre nell'artigianato è ancor più basso (45%). Nonostante ciò, le imprese artigiane modenesi si rivelano più innovative di quelle regionali (38%).
Il confronto con il 2016 per settori mostra che nell'industria le quote di coloro che investono sono analoghe, mentre nel commercio sale molto la percentuale di chi dichiara investimenti superiori (76%) a scapito di chi dichiara minori impieghi (6%). Positivo anche il dato relativo alle imprese che intensificano gli investimenti nell'artigianato (66%).
Per ciò che riguarda la destinazione dei nuovi investimenti, la provincia di Modena si distingue dal resto della regione per le quote rilevanti di imprese che hanno acquistato sia macchinari uguali a quelli esistenti (53%), sia macchinari innovativi (50%), mentre per le altre voci le percentuali sono simili ai valori regionali.
Ed è proprio l'industria che mostra la quota maggiore di acquisto macchinari, sia uguali ai precedenti, sia innovativi (54%); gli artigiani invece sono più propensi a sostituire i macchinari esistenti con impianti simili (51%), piuttosto che innovativi (35%), infine anche il commercio investe molto in impianti e attrezzature (52%), ma si differenzia dagli altri settori per la tendenza ad espandere la sua rete distributiva: sale infatti al 46% la quota di imprese che dichiarano l'apertura di nuove sedi, ma risulta molto buono pure l'acquisto di materiale informatico (45%).
Infine anche quest'anno rimane basso il numero di imprese che ha introdotto marchi e brevetti: a livello regionale solamente il 4% delle imprese ha investito in questo senso, mentre a livello provinciale tale percentuale è leggermente superiore (5%), concentrata nell'industria (6%) e nell'artigianato (7%); nessun brevetto è stato introdotto nel commercio.