Indagine Istat Forze di lavoro: rallentano nel 2023 le assunzioni in provincia di Modena
Rallenta il trend dell'occupazione in provincia di Modena nell'anno 2023, lo attestano i dati Istat dell'indagine sulle Forze di Lavoro per la provincia di Modena elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena.
Nella media annua del 2023 risultano 325 mila gli occupati in provincia di Modena, mille in meno rispetto all'anno precedente, corrispondenti ad una diminuzione tendenziale dello 0,3%. Tale risultato appare peggiore sia del valore regionale (+1,1%), che di quello nazionale (+2,1%). Tuttavia, rimane positivo il confronto del dato modenese con il 2019 (anno ancora privo degli effetti della pandemia): si registra infatti un incremento di 5.000 occupati pari ad una crescita dell'1,6%.
L'andamento dell'occupazione risulta però differente a seconda della posizione lavorativa: mentre cala il numero di lavoratori dipendenti (-3,2%), aumenta quello dei lavoratori autonomi (+10,8%), che però rappresentano solamente il 23,4% del totale. Per ciò che riguarda il genere, l'occupazione maschile continua a crescere (+0,7%), mentre il numero delle donne lavoratrici scende dell'1,5%. In provincia di Modena rimane piuttosto buono il tasso di occupazione femminile (65,1%), maggiore di quello regionale (64,4%) e di gran lunga superiore alla media italiana (52,5%).
Dopo un buon incremento nel 2022, rimangono costanti le forze di lavoro, cioè coloro che cercano di entrare nel mondo del lavoro ricercando attivamente un'occupazione. Tuttavia, a causa della diminuzione degli occupati, crescono del 5,9% le persone in cerca di occupazione, portando il tasso di disoccupazione al 5,5%, superiore alla media dell'Emilia-Romagna (5,1%), ma inferiore al dato italiano (7,8%). Aumentano infine di 2.000 unità le persone inattive, portando il tasso di inattività al 25,5%.
La dinamica per settori economici vede le costruzioni invertire repentinamente il trend positivo favorito dai bonus statali, con un calo di occupati del 22,7%, anche gli "altri servizi" perdono posti di lavoro, ma in modo molto meno sensibile (-2,3%). L'agricoltura rimane stabile, mentre cresce l'occupazione nell'industria (+1,7%) e ancor di più nel "commercio, alberghi e ristoranti" (+7,8%).
In questo modo cambiano leggermente le quote di occupati per settore: le costruzioni vedono scendere la propria quota al 5,2%, mentre il "commercio, alberghi e ristoranti" guadagna il 16,9% del totale occupati. Più stabili le proporzioni degli "altri servizi" (38,5%) e dell'industria manifatturiera (37,8%), mentre la quota dell'agricoltura rimane invariata all'1,5% del totale.
La quota degli occupati nell'industria rimane tra le più elevate in Italia, confermando la provincia di Modena come una delle più industrializzate. Infatti, l'Emilia-Romagna raggiunge solamente il 27,3% degli occupati nell'industria manifatturiera, mentre nel totale Italia gli addetti del settore si fermano al 20,1%.
Migliora, infine, la disoccupazione giovanile: in provincia di Modena passa dal 16,3% al 15,9%, cala anche in Emilia-Romagna, ma con un valore leggermente più elevato (17,0%), mentre il valore massimo si rileva nel totale Italia (22,7%).
Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "gennaio 2023/dicembre 2023" e quella del periodo "gennaio 2022/dicembre 2022".