Positivo l'andamento dell'export modenese nei primi nove mesi del 2023

Tra i settori vi sono luci ed ombre, con ottimi risultati per i mezzi di trasporto e il biomedicale, mentre mostrano difficoltà la ceramica e il tessile-abbigliamento

Sono stati diffusi da Istat i dati relativi al commercio estero delle province italiane; l'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena mostra una flessione nel terzo trimestre, tuttavia il risultato complessivo dei primi nove mesi del 2023 rimane positivo.

L'export modenese passa infatti da 4.763 milioni di euro nel secondo trimestre a 4.302 milioni nel terzo con un calo congiunturale del -9,7%, pari ad una perdita di 461 milioni di euro. Tale risultato appare tuttavia in linea con la flessione dovuta alla pausa estiva che si riscontra solitamente nel terzo trimestre dell'anno, ad eccezion fatta per il 2020 che presenta ovvie anomalie. Si confronta inoltre con un valore record raggiunto dall'export modenese nel secondo trimestre 2023.

La variazione tendenziale appare tuttavia positiva, con una crescita del +2,4% rispetto al terzo trimestre 2022, pari a 101 milioni di euro in più.

Nonostante la flessione del terzo trimestre rimane positivo l'andamento complessivo dei primi nove mesi del 2023, in crescita del +4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Si raggiunge così il valore totale di 13.537 milioni di euro, 587 milioni in più rispetto al 2022. L'andamento della provincia risulta migliore sia del dato regionale (+1,4%), sia di quello nazionale (+1,0%). Tale risultato mantiene Modena all'ottavo posto della classifica delle province italiane per ammontare di export.

Sono molto differenti gli andamenti nei vari settori merceologici: accanto a incrementi sensibili come nel biomedicale (+22,8%) e nei mezzi di trasporto (+17,1%), vi sono contrazioni vistose come nel tessile abbigliamento (-34,8%) e nella ceramica (-15,8%). Gli altri settori segnano aumenti più moderati come le macchine e apparecchi meccanici (+9,7%) e l'agroalimentare (+8,1%). Tali tendenze hanno cambiato la distribuzione dell'export per prodotti, portando al primo posto i mezzi di trasporto (31,5% del totale export), mentre il tessile-abbigliamento scende allo stesso livello del settore biomedicale (quasi il 3,0% del totale per entrambi i settori).

I paesi europei rimangono lo sbocco prevalente per i prodotti modenesi (59,1% del totale), ma quest'anno si rivelano un mercato statico: la UE a 15 paesi cresce solamente dello 0,1% e la UE con gli ultimi 13 paesi entrati sale dello 0,7%. Migliore è il risultato dei paesi europei non appartenenti alla UE (+7,0%).
Nelle altre zone del mondo risultano molto dinamiche l'Africa Centro Sud (+21,3%), l'Africa del Nord (+16,5%) e l'Oceania (+16,6%), tuttavia l'insieme di queste aree rappresenta una minima parte dei mercati internazionali raggiunti dall'export modenese (4,4% del totale). Altri risultati positivi sono conseguiti dall'America Centro Sud (+10,8%) e dal Medio Oriente (+6,9%), mentre virano in negativo il Canada e Groenlandia (-5,9%) e l'Asia (-0,9%).

La classifica dei primi dieci paesi verso cui si dirigono le esportazioni modenesi rimane costante nelle prime cinque posizioni, con gli Stati Uniti al primo posto che segnano l'aumento tendenziale maggiore (+17,2%), al secondo posto la Germania risulta leggermente sfavorevole (-0,9%), mentre crescono sensibilmente Francia (+6,5%) e Regno Unito (+8,8%). Piuttosto negativa appare la Spagna (-9,4%).
La seconda parte della classifica risulta più movimentata, con la Svizzera che guadagna due posizioni grazie ad un incremento dell'11,0%, mentre scendono di posizione sia la Cina (-24,9%), che il Giappone (+3,9%). Al decimo posto i Paesi Bassi prendono il posto della Polonia, che esce di classifica a causa di una diminuzione pari al -8,0%.

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pubblicato il 13/12/2023 ultima modifica 20/12/2023