In frenata le esportazioni modenesi nel terzo trimestre 2018

Tessile-abbigliamento, ceramica e mezzi di trasporto i settori più colpiti dal rallentamento

Rimangono positive ma rallentano le esportazioni modenesi nel terzo trimestre del 2018: lo confermano i dati Istat elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena. Infatti i primi nove mesi del 2018 mostrano 9.639 milioni di export, 180 milioni in più rispetto al 2017, pari ad un incremento tendenziale dell'1,9%, più basso sia rispetto al totale Emilia-Romagna (+5,2%), che al totale Italia (+3,1%). Lo scorso anno i primi nove mesi hanno fatto registrare un aumento del +5%.

Nel terzo trimestre, oltre all'andamento del mercato internazionale, pesa sensibilmente anche la chiusura degli stabilimenti per il periodo estivo, pertanto tutti gli anni nel periodo luglio-settembre si registra una riduzione congiunturale dell'export (rispetto al trimestre precedente). Tuttavia quest'anno tale frenata risulta piuttosto marcata (-7,2%) e gli andamenti positivi dei trimestri precedenti faticano a compensare questo calo.

Modena rimane comunque ottava provincia esportatrice a livello nazionale e seconda in regione dopo Bologna.

Il confronto settoriale mostra diverse produzioni caratteristiche della nostra provincia che segnano il passo, soprattutto il tessile abbigliamento (-12,5%), la ceramica (-3,8%) e i mezzi di trasporto (-1,7%). Nondimeno vi sono anche settori in recupero, come il biomedicale (+5,6%), l'agroalimentare (+4,5%) e le "macchine e apparecchi meccanici" (+7,9%), che con quest'ultimo aumento arrivano a rappresentare una quota vicina a un terzo del totale export provinciale (28,9%).

A causa della guerra dei dazi tra Cina e USA e di un rallentamento diffuso nell'economia mondiale, si può notare come sia il vecchio continente che sostiene le vendite all'estero delle imprese modenesi; infatti salgono del +12,1% le esportazioni negli ultimi tredici paesi entrati nella UE, il gruppo dei 15 paesi fondatori dell'Unione cresce del +4,8% e gli "altri paesi non appartenenti alla UE" salgono del +3,7%. Tranne l'Oceania, anch'essa positiva (+5,3%), presentano una contrazione le altre aree mondiali, come il Medio Oriente (-14,3%), gli Stati Uniti (-8,0%), l'Africa Centro Sud (-5,9%) e il Canada Groenlandia (-4,0%).

La classifica dei primi dieci paesi per interscambio commerciale con Modena vede sempre al primo posto gli Stati Uniti, mentre esce la Cina a causa di una diminuzione pari al -2,9%; in calo risulta anche la Spagna (-3,8%) visti i suoi non più brillanti risultati del PIL, mentre salgono significativamente Polonia (+23,8%), Austria (+15,0%) e Giappone (+8,2%). Ottimo partner rimane ancora il Regno Unito (+8,0%). Fuori dalla top ten emergono due risultati che possono mettere in difficoltà il nostro export, il crollo degli Emirati Arabi Uniti (-18,7%) e, ancor più quello del Brasile (-31,0%).

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