Distretti industriali: l'export supera i livelli pre-pandemia
Nei primi tre mesi del 2022 le esportazioni dei distretti dell'Emilia-Romagna hanno sfiorato i 5 miliardi di euro, con una crescita dell'11,5% sullo stesso periodo del 2021.
Abbondantemente superati i valori pre-pandemici (+13,9% sul 2019), grazie a una crescita piuttosto diffusa, alla spinta dei distretti del Sistema Casa e al contributo dei principali mercati di sbocco europei (Francia, Germania e Spagna).
Questi i principali dati diffusi a inizio agosto, che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell'Emilia-Romagna della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Le Piastrelle di Sassuolo sono il distretto con la migliore performance nei primi tre mesi dell'anno: superano 1,1 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti e segnano il miglior risultato di sempre (+217,8 milioni di euro pari a +24,4%). Il dato al momento non rivela ancora gli impatti del conflitto russo-ucraino sulla produzione del distretto per l'interruzione delle forniture di argilla dall'Ucraina, anche se una parte dell'incremento in valore incorpora il rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici che si è accentuato dall'ultima settimana di febbraio.
Crescita rilevante anche per le Macchine Agricole di Reggio Emilia e Modena (+12,7 milioni di euro, pari a +8,7%), che vedono le vendite quasi raddoppiare in Sud Africa e aumentare significativamente negli Stati Uniti, in Polonia e in Germania.
Tutti in positivo anche i distretti dei Salumi: in particolare i Salumi del modenese (+21,8%), trainati da Francia, Svezia e Paesi Bassi.
Nel Sistema Moda in evidenza soprattutto la Maglieria e abbigliamento di Carpi (+10,5%), che ha segnato incrementi in Spagna, Francia e Irlanda e anche in paesi più lontani come Repubblica di Corea e Stati Uniti, recuperando e superando i livelli di export pre-pandemici.
Si distingue per dinamicità il Polo ICT dell'Emilia-Romagna con +31,7 milioni di euro pari a +26,5%, grazie agli incrementi negli Stati Uniti (+71%), nel Regno Unito (+2,6%) e in Cina.
Il Biomedicale di Mirandola ha registrato infine un incremento del 6,7%, con buoni risultati rilevati in Cina (con valori più che raddoppiati), negli Stati Uniti e in Turchia e un calo delle vendite in Belgio e nei Paesi Bassi.
I paesi europei occidentali si confermano i principali mercati di sbocco che trainano l'export del primo trimestre 2022 (+271 milioni di euro pari al +12,1%). In evidenza i risultati ottenuti in Francia, Germania e Spagna insieme a quelli conseguiti negli Stati Uniti, spinti dal cambio favorevole. Forte dinamismo si registra anche in America Latina (+31,9%), in Messico in particolare, in Asia Centrale (+28,1%), soprattutto in India, e in Medio Oriente (+21,9%), principalmente in Israele e negli Emirati Arabi Uniti. In Cina calano invece le esportazioni (-22,6%), mentre rimangono sostenuti i flussi delle importazioni (+72%). Spiccano anche i cali in Russia (-12,9%) e Ucraina (-40%), che registrano i primi rilevanti effetti del conflitto.