Rallenta la perdita di occupazione in provincia di Modena: segnali positivi dall'indagine Excelsior

I contratti interinali e atipici trainano la domanda di lavoro

Unioncamere ha diffuso i risultati dell'indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione delle imprese modenesi durante l'anno 2015.

Le aziende intervistate dichiarano che assumeranno 11.920 lavoratori dipendenti nel corso del 2015, a fronte di 12.690 uscite. Il saldo risulta pertanto negativo (-770), ma molto più alto rispetto ai risultati degli anni precedenti.

Tale aumento tuttavia è dovuto in gran parte al buon andamento dei contratti interinali, che risultano positivi di 450 unità, mentre gli altri dipendenti sono in diminuzione (-1.220). Se si prendono in considerazione anche i collaboratori a progetto o occasionali le assunzioni nette aumentano ancora di 100 unità. Il tasso di variazione delle assunzioni di dipendenti della provincia di Modena nel 2015 è pari a -0,6%, migliore di quello italiano e regionale, entrambi pari a -0,7%.

Inoltre risulta in netto incremento la percentuale di imprese che intende assumere, pari al 19,1% del totale, contro il 14,5% del 2014. Tra le piccole imprese (1-9 addetti) tale quota è minore (12,7%), nelle medie (10-49 addetti) diviene 33,6%, mentre la maggior parte delle grandi (50 addetti e oltre) intende assumere (78,1%).

Nell'industria tale quota sale al 21,1%, nel commercio al 20,6% mentre nelle costruzioni e nei servizi è identica (17,4%). Infine il dato positivo di questo incremento è che non è solo dovuto alla sostituzione di personale in uscita (37,6%), ma per far fronte ad un incremento di domanda produttiva (+33,3%).

Per la prima volta dal 2009 l'industria perde meno posti di lavoro rispetto agli altri settori (-200), mentre i servizi sono più negativi (-470 nel commercio e -430 negli "altri servizi"). Le costruzioni perdono 130 posti.

In particolare aumentano l'occupazione l'industria dei metalli con 460 assunzioni ed un saldo positivo di 180 addetti e le industrie meccaniche (980 assunzioni, saldo +70), mentre perdono posti di lavoro il tessile abbigliamento (-140) e le industrie estrattive e ceramiche (-140).

Nel commercio sono previsti 1.530 ingressi, ma il saldo rimane negativo (-470), così come nella ristorazione (-300) e nel tempo libero (-120). Positivi i "servizi operativi" (+80) e gli studi professionali (+30).

Le figure professionali maggiormente richieste sono le "professioni commerciali e servizi" (28,4%) con gli addetti alle vendite in testa, gli "operai specializzati e conduttori di macchine" (26,7%) (soprattutto conduttori di veicoli e artigiani nelle costruzioni) e le "professioni tecniche" (15,8%) con maggioranza di esperti di marketing.

Il diploma rimane sempre il titolo di studio più segnalato (46,8%) con forte richiesta dell'indirizzo amministrativo commerciale, molte anche le preferenze per la scuola dell'obbligo (24,5%), mentre meno richieste sono le qualifiche professionali (14,9%) e i laureati (13,8%).

Infine la caratteristica maggiormente preferita nei nuovi assunti è la capacità di lavorare in gruppo (41,6%), seguita dalla flessibilità e adattamento (35,8%), mentre non risultano molto necessarie l'intraprendenza, la creatività e la capacità di ideazione (8,7%).

Allegati

Rapporto Excelsior 2015