Lavoro: assunzioni in aumento a giugno 2022 nelle imprese modenesi
Il Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane, ha pubblicato il bollettino previsionale relativo al mese di giugno 2022.
In provincia di Modena prosegue la crescita delle nuove assunzioni, che arrivano ad una quota pari a 6.340 nel mese, con un aumento del +32,6% rispetto a maggio; il confronto tendenziale (con giugno 2021) segna invece una contrazione del -12,2%, dato quest'ultimo che evidenzia ancora l'incompiuta ripresa dopo gli shock economici causati dalla pandemia.
Il confronto congiunturale risulta migliore sia a livello regionale, con un incremento del 46,1% e previsioni di assunzione che raggiungono le 53.900 unità, ma anche a livello nazionale dove si prevedono 559.000 nuove entrate nel mondo del lavoro; in entrambi i casi si sono raggiunti i valori dello stesso periodo dell'anno precedente.
Si conferma comunque positiva a Modena la previsione per il trimestre giugno-agosto che manifesta segnali di ripresa dopo la forte contrazione dovuta alla pandemia; le nuove assunzioni previste dalle imprese si attestano per la provincia modenese a 16.450, con un incremento rispetto al trimestre precedente del +5,9%.
Tornando ai dati mensili, si mantiene costante rispetto a maggio la tipologia occupazionale; infatti i contratti a tempo determinato restano al 46% del totale, mentre i contratti a tempo indeterminato si mantengono al 18% delle entrate totali, ultimamente inferiori ai contratti di somministrazione (20%). In ripresa la costituzione di "altri contratti non dipendenti" che raggiungono il 7% a vantaggio di quelli di apprendistato che scendono al 5% del totale. In ultimo stabili gli "altri contratti dipendenti" al 4%.
La ripresa delle assunzioni per il mese di giugno è concentrata principalmente in due settori economici: quello dell'industria che, essendo sempre al primo posto, raggiunge 2.060 unità con una quota percentuale pari al 32,5%, e quello delle costruzioni che rappresenta l'8,4% del totale. Si mostrano in calo i settori dei servizi di "alloggio e ristorazione" e del commercio, i quali rappresentano rispettivamente il 13,6% ed il 13,2% del totale. Infine anche il settore dei "servizi alle persone" e quello dei "servizi alle imprese" evidenziano una lieve flessione sulla previsione delle assunzioni, gli stessi si prospettano con quote rispettivamente del 12,0% e del 20,3% delle richieste di assunzione totali.
Nella distribuzione dei gruppi professionali si registra nel mese di giugno una lieve modifica rispetto al mese precedente: rimangono stabili le richieste dei conduttori di impianti e macchinari (18%), mentre in crescita di un punto percentuale troviamo le professioni intellettuali (7%), le professioni tecniche (14%) e gli operai specializzati (18% del totale). In calo di un punto percentuale troviamo invece la ricerca di professioni non qualificate (14%) e la richiesta di impiegati (7% del totale). In ultimo cala significativamente la richiesta di "professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi" (22%).
Le entrate previste per livello di istruzione nel mese di giugno evidenziano una crescita per i lavoratori in possesso del diploma di scuola media superiore (29%), anche se la figura più ricercata rimane quella del lavoratore senza alcun titolo di studio (34%); la richiesta di figure con qualifica o diploma professionale mostra un leggero calo attestandosi ad una quota pari al 21% del totale. In ultimo la ricerca di laureati rimane ancora la quota più bassa (15%) ed in calo di un punto percentuale.
I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 34,5% dei casi, l'esperienza è gradita per il 67,3% delle entrate e si ha una difficoltà di reperimento pari al 46,0%. Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali le figure di più difficile reperimento sono gli "specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche" (77,6%), successivamente troviamo i "farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita" per ben un 69,0% ed i "conduttori dei mezzi di trasporto" (68,1%); figurano ancora molto ricercati anche gli operai nelle attività metalmeccaniche per un 65,3% e quelli specializzati nell'edilizia con una difficoltà di reperimento pari al 62,3%. Significativa anche la ricerca di "operatori della cura estetica" che supera il 60%.
Un'analisi sulle aree funzionali di inserimento in azienda rileva infine che la maggior parte (45%) delle figure professionali dovrà essere inserita nell'area "produzione beni ed erogazione servizi", mentre gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali sono in lieve crescita con una previsione pari al 19% del totale; in leggero calo le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita", le quali rappresentano il 14% del totale. La "logistica", dopo la flessione del mese scorso, continua il suo trend positivo con una percentuale pari al 19%, mentre solo il 4% sarà adibito all'area amministrativa ed il restante 3% ricoprirà ruoli di direzione e affari generali.