In provincia di Modena cala il lavoro dipendente mentre sono in crescita i contratti atipici
La variazione occupazionale prevista per l'anno in corso in provincia di Modena è di segno negativo (-720 unità) anche se meno pesante di quella dello scorso anno (-2.660). Questa riduzione è dovuta interamente ai contratti di lavoro dipendente (sia "stabili" che a termine), che prevedono un saldo pari a -1.390 unità; i contratti atipici attivati dovrebbero invece, nell'insieme, superare quelli in scadenza (+670 unità il saldo previsto). A livello settoriale, la perdita di "posti di lavoro" attesa in provincia è nettamente più accentuata nell'industria (-660 unità) che nei servizi (-70). Il trend negativo dell'industria è dovuto prevalentemente alle costruzioni, al tessile-abbigliamento e all'industria dei metalli; tra i servizi incide soprattutto il saldo negativo delle attività commerciali.
Il saldo occupazionale complessivo previsto in provincia di Modena è il risultato della differenza tra 10.660 "entrate" e 11.380 "uscite" di lavoratori dalle imprese. I flussi in entrata saranno costituiti da oltre 2.800 assunzioni "stabili" (ossia a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato, inteso quest'ultimo come punto di partenza verso un contratto a tempo indeterminato), circa 5.100 assunzioni a tempo determinato (o altre modalità a termine, quali i contratti a chiamata) e oltre 2.700 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri contratti di lavoro indipendente). Nell'ultimo anno è diminuita la quota dei contratti atipici (dal 30 al 25%, -5 punti), mentre è aumentata quella delle assunzioni a termine (+4 punti, in aumento già dal 2012), nonché quella delle assunzioni stabili (+ un punto).
I bassi livelli della domanda di lavoro e gli alti livelli dell’offerta hanno portato, a livello nazionale, a una riduzione dei problemi segnalati dalle imprese nel trovare le figure che intendono assumere. Ciò non è accaduto in provincia di Modena, dove le difficoltà risultano in aumento. Nel 2014 questi problemi interesseranno il 13% delle assunzioni previste nella provincia (3 punti in più della media nazionale); nel 2013 tale quota era pari al 10%. Le difficoltà sono attribuite più spesso a una inadeguata preparazione dei candidati (8% del totale) che non a una scarsità di persone disponibili all'assunzione (5%).
Questi in sintesi i dati provinciali dell’indagine annuale Excelsior realizzata da Unioncamere, in accordo con il Ministero del Lavoro, sulle previsioni formulate dalle imprese riguardo al tema del lavoro. L’edizione 2014 ha riguardato un campione di oltre 97.000 imprese, rappresentative dell’universo delle imprese private dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente in media nel 2012. Tale universo è desunto dal Registro Imprese, integrato con i dati di altre fonti (in particolare INPS).