Excelsior, segnali positivi nelle previsioni di assunzione dopo il periodo estivo

La ripresa dopo i periodi di lockdown riguarda tutti i settori, le imprese sono alla ricerca di figure professionali più specializzate

E' stato pubblicato dal Sistema Informativo Excelsior il bollettino previsionale che analizza le entrate programmate dalle imprese relativo al mese di settembre 2021, come di consueto promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.

La ripresa economica inizia a mostrare i primi segnali già dal mese di settembre; la fine dei periodi di chiusura ha permesso un andamento positivo sia a livello nazionale, dove le aspettative sono di 526.000 ingressi pari ad una crescita congiunturale del 105%, sia a livello regionale dove aumentano del 106% raggiungendo 49.300 entrate, mentre in provincia di Modena le assunzioni riportano previsioni oltremodo positive (+127%) pari ad una consistenza di 8.410 entrate.

Anche il trimestre settembre-novembre 2021 evidenzia come le assunzioni siano in una fase di ripresa: infatti si nota un aumento congiunturale degli assunti (+19,4%) che totalizzano 21.750 unità per la sola provincia modenese. Dall'analisi tendenziale, ovvero confrontando i dati con il trimestre settembre-novembre 2020, la positività dei dati è ancora più evidente: l'incremento delle previsioni di assunzione nel trimestre settembre-novembre 2021 in provincia di Modena rispetto a quello del 2020 risulta pari al 78%.

La tipologia occupazionale continua a mantenere la suddivisione che aveva nel mese precedente: in particolare i contratti a tempo indeterminato conservano il loro recente recupero con una quota pari al 23%, la stessa dinamica si ha per quelli di somministrazione che aumentano di un punto percentuale (13%), come anche i contratti a tempo determinato, i quali rappresentano la maggioranza (47%). In lieve calo la quota dei contratti di apprendistato e degli "altri contratti dipendenti" che rappresentano rispettivamente il 6% ed il 5% del totale; in ultimo restano invariati i "co.co.co e altri non dipendenti" che presenziano rispettivamente con quote dell'1% del 3% sul totale.

Anche nel mese di settembre il settore che concentra più entrate continua ad essere l'Industria che con 2.850 ingressi rappresenta il 33,9% del totale, seguito a distanza dai Servizi alle imprese (16,5%) con 1.390 unità; rispetto al mese precedente, com'era prevedibile vista la vocazione industriale della provincia, risultano in calo le prospettive per il Turismo (12,6%), mentre le Costruzioni che in valore assoluto presentano le previsioni d'assunzione in crescita sono in calo sulle assunzioni totali (7,8%). Da evidenziare invece il Commercio che continua a mostrare marcati segnali di ripresa arrivando a rappresentare una consistenza pari al 15,0% fatta da 1.260 previsioni d'ingresso. A presentare questa panoramica sono per lo più le imprese di piccole dimensioni che incidono sulle quote d'assunzione con una percentuale pari al 61%.

Nel mese di settembre sono in crescita in valore assoluto tutte le figure professionali, ma se entriamo nel dettaglio aumenta congiunturalmente la richiesta di professioni tecniche, le quali rappresentano il 15% delle entrate, e la richiesta di profili con elevata specializzazione che insieme ai dirigenti rappresentano l' 8% del totale; in controtendenza troviamo invece le professioni non qualificate (9% del totale), ma anche gli operai specializzati ed i conduttori di impianti e macchinari che rispettivamente giungono a rappresentare il 22% del totale i primi ed il 16% i secondi. Infine conservano la loro consistenza le richieste di impiegati (7%) e le richieste di professioni qualificate nel commercio e nei servizi (23%).

Il gruppo professionale di più difficile reperimento risulta essere quello dei farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (80%), forse anche a causa della pandemia che ha richiesto un incremento di personale nel settore dei servizi sanitari; a seguire il gruppo dei tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (71%), mentre i progettisti, ingegneri e professioni assimilate sono difficilmente reperibili per mancanza di candidati per un 67%.

Con uno sguardo ai livelli di istruzione si nota che la richiesta di persone laureate è in leggera crescita con una consistenza del 16%, come anche la richiesta di personale in possesso del diploma di scuola media superiore (32%); di contro diminuiscono le richieste di personale con la qualifica o diploma professionale (22%) e quelle di personale con nessun titolo di studio (29%).

Infine un'analisi sulle Aree funzionali di inserimento in azienda rileva che la maggior parte (47%), seppur in calo, dovrà essere inserita in Area Produzione beni ed Erogazione servizi, mentre gli impieghi richiesti nelle Aree tecniche e progettuali saranno il 20% del totale; in crescita invece chi si occuperà dell'Area Commerciale e Vendita fino a raggiungere il 15% del totale. La Logistica continua ad occupare una fetta dell'11%, mentre solo il 4% sarà adibito all'Area Amministrativa ed il restante 3% ricoprirà ruoli di Direzione e Affari Generali.

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pubblicato il 17/09/2021 ultima modifica 17/09/2021