Excelsior, in lieve calo le previsioni di assunzione a novembre

La ripresa tendenziale dopo i periodi di chiusura riguarda tutti i settori, meno performanti i dati congiunturali

Il Sistema Informativo Excelsior promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane ha pubblicato il bollettino previsionale di novembre 2021 che analizza le entrate programmate dalle imprese.
La ripresa economica fatica a mantenersi stabile sebbene siano ormai terminati i periodi di chiusura dovuti alla pandemia da Covid19, purtroppo il mese di novembre ha registrato un calo congiunturale sulle previsioni di assunzione sia a livello nazionale che a livello locale. Le aspettative in provincia di Modena prevedono una consistenza di 6.080 ingressi pari ad un calo congiunturale dell' 11,9% (rispetto a ottobre 2021), valori comunque in forte ripresa se si considera il confronto con lo stesso mese del 2020, rispetto al quale si ha una crescita tendenziale del 65,7%. Anche a livello regionale e nazionale possiamo fare la medesima considerazione: infatti le previsioni sono rispettivamente di 38.400 unità per l'Emilia-Romagna e di 465.000 unità per l'Italia, entrambe con una crescita tendenziale del 76,1%, mentre i dati congiunturali regionali (-9,9%) sono più negativi di quelli nazionali (-7,9%).

I segnali di ripresa sono comunque meglio evidenziati dalle assunzioni previste per il trimestre novembre 2021-gennaio 2022: per tale periodo si evidenzia infatti un aumento congiunturale degli assunti (+16,9%) che totalizzano 20.880 unità per la sola provincia modenese. Dall'analisi tendenziale, ovvero confrontando i dati con il trimestre novembre 2020–gennaio 2021, la positività dei dati è ancora più evidente, in particolare l'incremento delle previsioni di assunzione nel trimestre in provincia di Modena rispetto a quello dell'anno precedente risulta pari al 72,4%.

La tipologia occupazionale continua a mantenere la suddivisione che aveva nel mese precedente: nel dettaglio i contratti a tempo indeterminato conservano il loro recente recupero con una quota pari al 24%, la stessa dinamica si ha per quelli di somministrazione che aumentano di un punto percentuale (10%); mentre i contratti a tempo determinato, i quali continuano comunque a rappresentare la maggioranza (53%), sono leggermente in calo. In lieve calo anche la quota dei contratti di apprendistato che rappresentano il 4% del totale. Da considerarsi invece invariate le consistenze degli "altri contratti dipendenti" che rappresentano il 4% , i "co.co.co" e gli "altri non dipendenti" che presenziano rispettivamente con quote dell'1% del 4% sul totale.

Anche nel mese di novembre il settore che concentra più entrate continua ad essere l'Industria che con 2.290 ingressi rappresenta il 37,7% del totale, seguito a distanza dai Servizi alle imprese (22,9%) con 1.390 unità; rispetto al mese precedente, vista la vocazione industriale della provincia, si riducono ulteriormente le assunzioni nel Turismo (8,5%) per il periodo autunnale, mentre le Costruzioni aumentano sia in valore assoluto che in percentuale sulle assunzioni totali (11,5%). Da evidenziare inoltre che il Commercio, dopo ripetuti segnali di ripresa, segnala una flessione ridimensionandosi ad una consistenza pari al 9,4% del totale, fatta da 570 previsioni d'ingresso. A presentare questa panoramica sono per lo più le imprese di piccole dimensioni che incidono sulle quote d'assunzione con una percentuale pari al 62,7%.

Nel mese di novembre sono in calo in valore assoluto tutte le figure professionali, ed anche se entriamo nel dettaglio non si riscontrano evidenti differenze: rimane stabile la richiesta di professioni tecniche, le quali rappresentano il 14% delle entrate e la richiesta di profili con elevata specializzazione che insieme ai dirigenti rappresentano il 6% del totale; in leggera crescita troviamo invece le professioni non qualificate (12% del totale) e le richieste di impiegati (8%), stazionari invece gli operai specializzati ed i conduttori di impianti e macchinari che rispettivamente rappresentano il 24% i primi ed il 18% i secondi. Infine conservano la loro consistenza anche le richieste di professioni qualificate nel commercio e nei servizi (18%).

Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali troviamo che la categoria degli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche presenta figure praticamente introvabili (100%), ma anche quella degli operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici risulta in difficoltà nel reperire figure adeguate per un 70%. Altri gruppi con alto grado di irreperibilità per mancanza di candidati sono i cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (68%); infine sono considerevoli anche le mancanze di specialisti della formazione e insegnanti (66%) e di tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (53%).

Con uno sguardo ai livelli di istruzione si nota che la richiesta di persone laureate rimane costante (13%), mentre è in significativa crescita la ricerca di personale con la qualifica o diploma professionale (24%); di contro diminuiscono le richieste di personale con nessun titolo di studio (30%) e quelle di personale in possesso del diploma della scuola media superiore (31%).

Infine un'analisi sulle Aree funzionali di inserimento in azienda rileva che la maggior parte (43%), seppur in calo, dovrà essere inserita in Area Produzione beni ed Erogazione servizi, mentre gli impieghi richiesti nelle Aree tecniche e progettuali sono in leggera crescita con una previsione del 23% del totale; ridotte invece le figure che si dovranno occupare dell'Area Commerciale e Vendita con il 12% del totale. La Logistica, comunque in crescita, continua ad occupare una fetta del 14%, mentre solo il 5% sarà adibito all'Area Amministrativa ed il restante 3% ricoprirà ruoli di Direzione e Affari Generali.

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pubblicato il 12/11/2021 ultima modifica 12/11/2021