Excelsior: in flessione le richieste di assunzione

In ripresa la richiesta di lavoratori di alto profilo

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio ha elaborato i dati sulle assunzioni previste dalle imprese a ottobre 2022, divulgati dal Sistema Informativo Excelsior, curato da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.

Il mese di ottobre mostra un ridimensionamento della domanda di nuove assunzioni, le quali si fermano ad una quota pari a 7.390, il 12,8% in meno rispetto al mese precedente; risultato comunque migliore se il confronto viene fatto con lo stesso mese dell'anno precedente (+7,1%).

Il confronto congiunturale a livello nazionale risulta meno negativo: si prevedono infatti 478.000 nuove entrate nel mondo del lavoro con un calo dell'8,8%; a livello regionale invece la contrazione è molto più elevata, pari ad un 13,1%, con previsioni di assunzione che raggiungono le 43.100 unità.

Anche l'andamento sul trimestre ottobre-dicembre presenta risultati in calo per la provincia di Modena; le nuove assunzioni si attestano a 18.250, con una contrazione rispetto al trimestre precedente del 18,8%; mentre se consideriamo lo stesso trimestre dell'anno precedente le assunzioni risultano in crescita del 2,2%.

La tipologia occupazionale evidenzia una crescita dei contratti a tempo determinato a scapito delle altre forme: questi infatti raggiungono il 49% del totale, mentre i contratti a tempo indeterminato scendono al 17% delle entrate totali ed i contratti di somministrazione al 18%; in lieve flessione anche la costituzione di "altri contratti non dipendenti" che si fermano al 7%. Infine risultano stabili sia i contratti di apprendistato al 6% che gli "altri contratti dipendenti" al 3%.

Il mese di ottobre ha mostrato segnali contrastanti rispetto al mese precedente: i due principali settori in aumento sono quello del commercio, che rappresenta il 12,5% e quello delle costruzioni, che totalizza il 9,5% delle richieste. L'industria, pur essendo sempre al primo posto, riduce le sue previsioni di assunzione, che si attestano al 33,7% del totale, mentre il settore dei "servizi alle imprese" scende al 18,6%; tuttavia il calo più incisivo interessa i servizi alle persone, i cui fabbisogni si attestano all'11,7%. Per finire i servizi di "alloggio e ristorazione" rimangono stabili al 14,0% del totale.

Alcuni gruppi professionali mostrano discontinuità rispetto al mese precedente: crescono notevolmente le richieste di operai specializzati (20% del totale), più moderatamente aumenta la ricerca di "professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi" (23% del totale); mentre sono in lieve calo le professioni tecniche (13%) e le professioni intellettuali (6%). Rimangono stabili le richieste dei conduttori di impianti e macchinari (18% del totale), quelle delle professioni non qualificate (13% del totale) e quelle degli impiegati (7%).

Le entrate previste per livello di istruzione nel mese di ottobre evidenziano una stabilità per i lavoratori in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (31%), anche se la figura più ricercata rimane quella del lavoratore senza alcun titolo di studio (34%); stabile anche la richiesta di figure con qualifica o diploma professionale con una quota pari al 21% del totale, mentre la ricerca di laureati è in lieve calo attestandosi al 12%.

I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 33,1% dei casi, l'esperienza è gradita per il 65,2% delle entrate e si ha una difficoltà di reperimento pari al 49,4%. Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali le figure di più difficile reperimento sono i "medici e altri specialisti della salute" (85,0%), con un vero e proprio boom di richieste; un'elevata difficoltà di reperimento si riscontra anche per gli "operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici" (75,7%) e per gli "specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche" (71,7%); a seguire troviamo gli "operai nelle attività metalmeccaniche" per un 67,1% , i "farmacisti e biologi" per un 66,7% ed i "conduttori dei mezzi di trasporto" (63,1%).

Un'analisi sulle aree funzionali di inserimento in azienda rileva infine che la maggior parte (49%) delle figure professionali verrà inserita nell'area "produzione beni ed erogazione servizi", mentre gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali sono il 17% del totale. Stabili le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita" e della "logistica", le quali rappresentano entrambe il 14% del totale; mentre sarà adibito all'area amministrativa solo il 3% come anche i ruoli di direzione e affari generali.

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pubblicato il 17/10/2022 ultima modifica 17/10/2022