Excelsior: dopo la pausa estiva e le imprese incrementano le assunzioni

A settembre 2019 l'Osservatorio di Unioncamere e Anpal indica a Modena una occupazione più stabile grazie all'incremento delle entrate a tempo indeterminato

Il Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane, ha pubblicato il bollettino previsionale relativo al mese di settembre 2019, che analizza le entrate programmate dalle imprese.
Relativamente alla provincia di Modena, le previsioni congiunturali sono positive, con un incremento delle assunzioni rispetto ad agosto pari all'82,1%, per un totale di 6.610 entrate. Aumenta anche il numero di imprese che intende assumere, che diviene il 18,4% del totale.

Buono anche l'andamento tendenziale, che in provincia di Modena vede una crescita del +5,1% (rispetto a settembre dello scorso anno). In crescita anche i dati nazionali, con 435.000 entrate (+4,8%) e quelli regionali (38.300 entrate +5,5%).

Anche il trimestre settembre-novembre risulta favorevole, con un totale di 17.830 ingressi in provincia pari ad un aumento tendenziale del +7,5%.

Aumenta la quota percentuale degli assunti a tempo indeterminato, diventando il 35% del totale, quasi come il tempo determinato (36%). I contratti di somministrazione sono costanti (16%), mentre rimangono residuali gli apprendistati (7%) e gli "altri non dipendenti" (2%).

L'industria fa la parte del leone per le nuove entrate (34%), seguita da servizi alle imprese e alle persone (entrambi 17%), soddisfacente la quota delle imprese legate al turismo (14%), mentre diminuisce quella delle costruzioni (8%). Le imprese fino a 50 dipendenti continuano ad essere quelle che assumono di più (56,3%).

Anche i gruppi professionali mantengono le stesse quote, con il 24% degli assunti che diventerà "addetto nelle attività commerciali e servizi", il 21% operaio specializzato e il 18% conduttori di impianti e macchinari. Ben il 19,9% andrà a ricoprire ruoli in cui sono richieste high skills, come professioni intellettuali e professioni tecniche.

Il diploma è il titolo di studio di gran lunga più richiesto (38%), seguito dalla qualifica professionale (29%) e dalla scuola dell'obbligo (21%). I laureati sono 810 pari al 12%.

Nel 29,3% dei casi sono preferiti i giovani fino a 29 anni, l'esperienza è gradita per il 70,6% ed è in aumento la difficoltà di reperimento delle figure professionali desiderate dalle aziende, che arriva al 36,4%.

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