Excelsior: calano a novembre le assunzioni

In forte crescita la richiesta di figure con qualifica o diploma professionale

Il Sistema Informativo Excelsior promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane ha pubblicato il bollettino previsionale di novembre 2023 che analizza le entrate programmate dalle imprese italiane.

Per la provincia di Modena il mese mostra segnali contrastanti per le previsioni di nuove assunzioni: esse si attestano a 6.610 unità, l'11,7% in meno rispetto al mese precedente; un risultato che mette in evidenza una tendenza negativa, ma che offre segnali favorevoli se il confronto viene fatto con lo stesso mese dell'anno precedente (+13,0%). La contrazione su base nazionale rispetto al mese precedente risulta meno forte: si prevedono infatti 431.000 nuove entrate nel mondo del lavoro con un calo dell'8,7%; a livello regionale la contrazione risulta invece molto più marcata (-13,0%), con previsioni di assunzione che raggiungono le 37.600 unità.

L'andamento sul trimestre novembre-gennaio presenta risultati positivi per la provincia di Modena; le nuove assunzioni si attestano a 19.780, con una crescita rispetto al trimestre precedente del 4,1%, segno che forse la flessione potrebbe essere limitata al mese di novembre; ipotesi rafforzata dal fatto che le assunzioni risultano in crescita del 3,2% anche rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Per il mese di novembre non sono presenti scostamenti significativi sulla tipologia occupazionale rispetto al mese precedente: i contratti a tempo determinato si riducono ad un 45% del totale, favorendo i contratti a tempo indeterminato che salgono al 22% delle entrate totali. Il resto delle forme contrattuali rimane invariato: i contratti di somministrazione rimangono un quinto del totale, la costituzione dei contratti di apprendistato si ferma al 6% e gli "altri contratti dipendenti" rimangono stabili al 3% come gli "altri contratti non dipendenti".

Sono presenti alcuni assestamenti nella suddivisione delle richieste dei gruppi professionali rispetto al mese precedente: in crescita le professioni intellettuali che arrivano ad un 5% e la ricerca di impiegati (8%), mentre cala la domanda di "professionisti qualificati nelle attività commerciali e nei servizi" (24% del totale). In leggera crescita troviamo anche le richieste di conduttori di impianti e macchinari (18% del totale) e di professioni non qualificate (13% del totale); mentre sono in leggero calo le richieste di operai specializzati (21%) e stabili le professioni tecniche (11%).

Anche per quanto riguarda i settori occupazionali il mese di novembre ha mostrato discontinuità con il mese precedente: l'unico settore in aumento risulta quello del commercio che rappresenta il 16,0%; l'industria, invece, cala leggermente le sue previsioni che si attestano al 33,3% del totale ingressi; lo stesso andamento riguarda le costruzioni che subiscono una leggera flessione (8,2%), mentre i servizi di "alloggio e ristorazione" rimangono pressoché stabili (13,2% del totale). Rimangono invariati anche i servizi alle persone, ed i servizi alle imprese i cui fabbisogni si attestano rispettivamente al 10,6% ed al 18,7%.
Le entrate previste per livello di istruzione nel mese di novembre indicano una continuità per i lavoratori in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (con una quota del 28%), ed una lieve crescita per i laureati (12%); in calo invece la ricerca di lavoratori senza alcun titolo di studio (18%) ed in forte crescita la richiesta di figure con qualifica o diploma professionale (40% del totale), mentre un 2% di richieste è riservato agli istituti ITS Academy.

I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 36% dei casi mentre l'esperienza è gradita per il 63% delle entrate.

La difficoltà di reperimento delle figure ricercate dalle imprese è in media pari al 54,8%. Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali è doveroso segnalare la comparsa di una nuova figura molto ricercata che è quella del "Personale dedicato alla manutenzione del verde", figura che risulta totalmente difficile da reperire (100%), molto forte anche la ricerca di "Operai di macchine per la lavorazione di metalli e minerali" (difficili da trovare nel 90,7% dei casi) e di "Operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici" (87,7%); sempre consistenti, ma meno dei primi, i settori dei "Saldatori, lattonieri e carpentieri" (81,7%), gli ingegneri (82,8%), gli "Operai specializzati nel tessile" (80,5%) e gli "Operai specializzati nell'installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche".

Quanto alle aree funzionali di inserimento in azienda si rileva infine che la maggior parte delle figure professionali che verranno inserite nell'area "produzione beni ed erogazione servizi" (44%) e nelle aree tecniche e progettuali (16%) sono in calo; mentre le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita" (17%) e della "logistica" (16%) sono in aumento. Sono stabili invece le richieste per l'area amministrativa (4%) e per l'area direzionale (3% del totale).

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pubblicato il 14/11/2023 ultima modifica 14/11/2023