Excelsior: ancora deboli le richieste di assunzione a novembre 2022

Continua la richiesta di lavoratori specializzati ma restano elevate le difficoltà di reperimento delle figure ricercate dalle imprese

Il Sistema Informativo Excelsior promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane ha pubblicato il bollettino previsionale di novembre 2022 che analizza le entrate programmate dalle imprese.

In provincia di Modena sono in contrazione anche per il mese di novembre le previsioni di nuove assunzioni, che si attestano a 5.850 unità, il 20,8% in meno rispetto al mese precedente; risultato che mette in evidenza una tendenza negativa avvalorata anche dal confronto con lo stesso mese dell'anno precedente (-3,8%). La contrazione su base nazionale rispetto al mese precedente risulta della stessa intensità: si prevedono infatti 382.000 nuove entrate nel mondo del lavoro con un calo del 20,1%; a livello regionale la contrazione risulta, anche se di poco, meno negativa (-19,3%), con previsioni di assunzione che raggiungono le 34.800 unità.

L'andamento sul trimestre novembre-gennaio presenta invece risultati positivi per la provincia di Modena; le nuove assunzioni si attestano a 19.170, con una crescita rispetto al trimestre precedente del +5,0%, segno che forse la flessione potrebbe essere limitata al mese di novembre; tuttavia se il confronto è con lo stesso trimestre dell'anno precedente le assunzioni risultano in calo dell'8,2%.

I CONTRATTI DI LAVORO

Per il mese di novembre sono presenti degli scostamenti significativi sulla tipologia occupazionale rispetto al mese precedente: i contratti a tempo determinato si riducono ad un 45% del totale, mentre i contratti a tempo indeterminato salgono al 19% delle entrate totali. La crescita maggiore spetta ai contratti di somministrazione che passano dal 18% al 23% del totale; in flessione invece la costituzione di "altri contratti non dipendenti" che si fermano al 3%, e pressoché stabili i contratti di apprendistato al 5% e gli "altri contratti dipendenti" al 4%.

I GRUPPI PROFESSIONALI PIU' RICHIESTI

La suddivisione delle richieste per gruppi professionali mostra una certa continuità con il mese precedente: le professioni intellettuali sono richieste, come il mese scorso, per un 6%, ed anche la ricerca di impiegati (7%) e di "professionisti qualificati nelle attività commerciali e nei servizi" (23% del totale) rimane invariata. In leggera crescita troviamo le richieste di conduttori di impianti e macchinari (19% del totale) e di professioni non qualificate (14% del totale); mentre sono in leggero calo le richieste di operai specializzati (19%) e di professioni tecniche (13%).

I SETTORI DI ATTIVITA'

Anche per quanto riguarda i settori di attività, il mese di novembre ha mostrato continuità con il mese precedente: i due principali comparti in aumento sono il commercio, che rappresenta il 15,2% del totale richieste di assunzione e i “servizi alle imprese” che raggiunge esattamente un quinto; l'industria, sempre al primo posto, mantiene stabili le sue previsioni che si attestano al 34,3% del totale, mentre le costruzioni subiscono una leggera flessione (8,9%), come anche i servizi di “alloggio e ristorazione” che scendono al 12,0% del totale. Tuttavia il calo più incisivo continua ad interessare i servizi alle persone, i cui fabbisogni si attestano al 9,6%.

LE ASSUNZIONI PER LIVELLO DI ISTRUZIONE

Le entrate previste per livello di istruzione nel mese di novembre indicano una riduzione per i lavoratori in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (27%), in forte crescita invece la ricerca di lavoratori senza alcun titolo di studio (36%); infine abbastanza stabili le richieste di figure con qualifica o diploma professionale (23% del totale) e di laureati (13%).

LE DIFFICOLTA' DI REPERIMENTO DELLE FIGURE PROFESSIONALI

Si evidenzia purtroppo una crescita della quota di imprese che denunciano difficoltà a trovare le professionalità ricercate, che a novembre si attesta al 51,9%. Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali le figure di più difficile reperimento sono i “farmacisti e biologi” per un 84,4%, a seguire gli “operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici” (81,1%) e subito dopo gli "specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche" (80,8%); sempre consistenti, ma meno dei primi, i settori degli "operai specializzati nelle industrie chimiche e della plastica" (74,5%), dei "conduttori dei mezzi di trasporto" (71,7%) e dei "tecnici dei servizi turistici e culturali" (69,6%).

LE AREE AZIENDALI DI INSERIMENTO

Quanto alle aree funzionali di inserimento in azienda, si rileva infine che la maggior parte delle figure professionali (46%), seppure in calo, verrà inserita nell'area "produzione beni ed erogazione servizi", mentre gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali rimangono stabili al 17%. Stabili anche le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita" e della "logistica", le quali rappresentano entrambe il 15% del totale; mentre l'area amministrativa con un 4% del totale registra una lieve crescita.

I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 32,2% dei casi, l'esperienza è gradita per il 65,6% delle entrate.

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pubblicato il 15/11/2022 ultima modifica 15/11/2022