Dopo la ripresa autunnale scendono le assunzioni a dicembre

Le previsioni del sistema informativo Excelsior confermano comunque un incremento rispetto all'anno scorso, con la maggioranza degli ingressi nell'industria

Il Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane, ha pubblicato il bollettino previsionale che analizza le entrate programmate dalle imprese nel mese di dicembre 2021.

Dopo la ripresa dell'occupazione verificatasi nei mesi precedenti, le imprese modenesi dichiarano una battuta di arresto nelle previsioni di assunzione dell'ultimo mese dell'anno. Già il mese di novembre mostrava un lieve calo, invece dicembre presenta una sensibile diminuzione, sia per Modena che nel resto dell'Italia. Infatti in provincia le imprese prevedono di assumere 3.940 persone, in diminuzione del 35,2% rispetto a novembre; i dati regionali presentano all'incirca lo stesso andamento (-35,9%), mentre a livello nazionale la diminuzione è meno rilevante (-23,9%).

Nonostante il vistoso calo congiunturale, il confronto con dicembre 2020 appare ancora ampiamente positivo, con la provincia di Modena in aumento del 66,9%, l'Emilia-Romagna dell'82,2% e il totale Italia dell'84,4%. Questi incrementi sono piuttosto sostanziosi visto il particolare andamento negativo che ha caratterizzato l'anno scorso, tuttavia anche se si esamina il 2019 il risultato rimane positivo, con la provincia di Modena in crescita del 6,2%, l'Emilia-Romagna del 20,0% e il totale Italia del 17,6%.

L'intero trimestre dicembre 2021- febbraio 2020 appare meno negativo, con un totale di assunzioni previste in provincia di Modena pari a 19.900, in calo solamente del 4,7% rispetto al trimestre precedente e positivo nel confronto tendenziale con lo stesso trimestre del 2020 (+74,7%).

La distribuzione per forma contrattuale utilizzata dalle aziende rimane in linea con il mese precedente, con il contratto a tempo determinato impiegato nella maggioranza delle assunzioni (56,0%), seguito dagli ingaggi a tempo indeterminato (25,0%) e dai contratti di apprendistato (5,0%).

In continuo calo risultano i contratti di somministrazione che rappresentano ora solo una piccola percentuale del totale (4,0%) e la loro quota arriva al disotto degli "altri contratti non dipendenti e co.co.co." che di solito erano in minoranza (6,0%).

La vocazione industriale della nostra provincia si conferma anche a dicembre, con quasi la metà delle nuove assunzioni che avvengono nell'industria manifatturiera (41,4%) pari a 1.950 nuovi ingressi; pressoché costanti restano le quote del turismo (8,6%), del commercio (9,7%) e delle costruzioni (8,1%), mentre aumentano di due punti percentuali i servizi alle imprese (24,3%). Infine si riduce il peso dei servizi alle persone (7,8%).

Le figure professionali maggiormente richieste rimangono gli "operai specializzati" (23,0% del totale), seguiti dai "conduttori di impianti e macchinari" (18,6%) e dalle "professioni qualificate nel commercio e nei servizi" (17,5%). Le professioni non qualificate rimangono il 12,0% del totale, mentre aumenta la richiesta di lavoratori con maggiori competenze, infatti aumenta la quota dei profili ad elevata specializzazione (7,8%) e delle professioni tecniche (14,8%) a scapito degli impiegati, che rimangono il 6,1%.

In complesso è mediamente difficile reperire la manodopera necessaria: si attesta infatti al 43,6% la quota di imprese che dichiarano problematicità nel reperimento delle figure ricercate. I profili più introvabili sono gli "specialisti informatici e chimici" (86,4%) i "cuochi e camerieri" (63,8%), gli "ingegneri e progettisti" (62,6%) e gli operai edili (61,0%).

Scende leggermente il livello di istruzione richiesto ai nuovi candidati, infatti aumenta la proporzione delle persone ricercate senza alcun titolo di studio che arrivano a più di un terzo del totale (34,2%) a discapito dei diplomati che si fermano al 28,9% e della qualifica professionale (22,0%), mentre migliora la laurea, che insieme agli ITS raggiunge il 15,0% del totale.

Infine, all'interno dell'azienda l'area funzionale in cui saranno inseriti la maggior parte dei neoassunti è la "produzione di beni ed erogazione di servizi" (43,0%), un quarto confluirà nell'area tecnica progettuale ed il 13% nella logistica. L'area amministrativa assorbirà il 4% dei nuovi ingressi e la direzione e affari generali solamente il 2%.

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pubblicato il 09/12/2021 ultima modifica 10/12/2021