Aumentano le assunzioni a maggio: 6.260 gli ingressi previsti dalle imprese modenesi

Secondo l'indagine Excelsior sale la richiesta di personale in provincia di Modena, ma soprattutto nelle professioni meno qualificate

Il Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane, ha pubblicato il bollettino previsionale relativo al mese di maggio 2019, analizzando le entrate programmate dalle imprese.

Sono in aumento le previsioni di assunzione sia a livello nazionale, dove le aspettative sono di 430.000 ingressi, pari ad un aumento congiunturale del 3,6%, sia in Emilia Romagna che rimane al +2,6% con 40.100 entrate, mentre la provincia di Modena mostra l'incremento congiunturale maggiore (+6,8%) con 6.260 assunzioni previste.

Positivo anche l'andamento trimestrale maggio-luglio 2019: nel periodo infatti si prospettano 19.460 entrate con un incremento del +2,7% rispetto alla stima precedente, relativa al trimestre aprile-giugno.

L'incremento di assunzioni modifica però le quote di ingressi per tipo di contratto: aumentano sia i lavoratori con contratti di somministrazione (20% del totale), sia i "co.co.co e altri non dipendenti" (5% del totale. Resta il 75% di lavoratori dipendenti suddivisi in tempo determinato (38%) costanti rispetto al trimestre precedente, tempo indeterminato (25%) in calo, apprendisti e "altri dipendenti" (12%).

Il settore che concentra più entrate continua ad essere l'industria (38%), seguito a distanza dai servizi alle imprese (19%) e dal turismo (14%); inoltre sono proprio le imprese più piccole che assumono in maggior misura (65,4%).

Diminuiscono in proporzione le richieste di professioni intellettuali e tecniche, mentre è più sostenuta la ricerca di addetti alle attività commerciali e nelle professioni non qualificate.

Parallelamente le quote di assunzione per titolo di studio vedono una riduzione delle competenze richieste: i laureati rimangono al 9%, mentre sale al 25% la scuola dell'obbligo a discapito dei diplomati, che restano al 35%, pressoché costante la qualifica professionale (31%).

Le imprese cercano persone più giovani, infatti gli addetti fino a 29 anni saranno ricercati nel 31,5% dei casi e l'esperienza è gradita nel 64,7% delle segnalazioni; infine rimane costante la difficoltà di reperimento, che a maggio si attesta sul 35,0% delle entrate.

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