Assunzioni: le previsioni di agosto risentono della pausa estiva
Unioncamere ha divulgato i risultati del Sistema Informativo Excelsior riguardanti le previsioni di assunzione delle imprese per il mese di agosto 2022. L'indagine è curata in collaborazione con Anpal e le Camere di Commercio.
L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena conferma il trend in discesa emerso nel mese di luglio: con 4.340 assunzioni previste nel mese di agosto il calo diviene del 29,4% rispetto a luglio. Rispetto al mese di agosto dell'anno scorso si registra invece un notevole incremento: +37,2%.
I risultati regionali sono peggiori: con 27.200 assunzioni la diminuzione congiunturale diventa del 36,4%, ma a livello nazionale il calo raggiunge il 43,6%, con una previsione di 285.000 ingressi.
Pare tuttavia che la flessione relativa ad agosto sia dovuta sostanzialmente alla pausa per le vacanze estive; risulta positivo infatti l'intero trimestre agosto-ottobre, che con 20.480 ingressi segna un incremento del +14,9% rispetto al trimestre precedente e del +12,4% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
Per il reclutamento vengono adottati contratti di lavoro sempre più precari, con la quota delle assunzioni a tempo indeterminato che scende al 15% del totale; cala anche la quota dei dipendenti a tempo determinato (41%), mentre arrivano quasi a un terzo del totale i contratti di somministrazione (28%). Gli "altri contratti non dipendenti" e quelli di apprendistato risultano entrambi al 6%, mentre rimangono stabili gli "altri contratti dipendenti" (4%).
L'industria e il turismo sono i settori che incrementano la loro quota di addetti nel mese di agosto, raggiungendo il 36,7% nel manifatturiero e il 15,9% nell'alloggio e ristorazione; anche le costruzioni non cedono terreno (8,6%) grazie ai bonus fiscali, mentre sono in calo le quote dei servizi alle imprese (18,8%), del commercio (9,2%) e dei servizi alle persone (10,8%).
Vista la prevalenza delle richieste dall'industria, i "conduttori di impianti e macchinari" (19,3%) e gli operai specializzati (18,7%), raggiungono insieme quasi il 40% delle assunzioni totali. Cresce la quota di professioni non qualificate (16,5%), rimangono pressoché stabili gli impiegati (6,2%), mentre diminuiscono le quote delle "professioni qualificate nelle attività commerciali e servizi" (21,5%), delle professioni intellettuali (6,5%), e delle professioni tecniche (11,3%).
Gli ingressi per titolo di studio vedono un incremento delle quote dei diplomi di scuola media superiore (30%) e dei lavoratori senza alcun titolo di studio (37%) a discapito delle qualifiche professionali (19%) e dei laureati (14%).
Riguardo le caratteristiche personali dei neo assunti, nel mese di agosto cresce la preferenza per i giovani, che sono favoriti nel 36,2% dei casi; in concomitanza scende la quota desiderata di persone con esperienza (60,9%).
Nel mese si ridimensionano le difficoltà di reperire i candidati adatti, ma la quota di imprese che le dichiara resta comunque elevata: 43,9%. A tal proposito le figure professionali più difficili da trovare per le imprese modenesi risultano i "farmacisti e biologi" (82,6%), gli "operai specializzati nell'edilizia" (72,9%), gli "specialisti in scienze informatiche e chimiche" (71,4%), gli "operai metalmeccanici" (65,1%) e i "tecnici per i servizi turistici e culturali" (65,0%).
I nuovi assunti sono necessari soprattutto nell'area aziendale "produzione di beni ed erogazione di servizi" (48%), molto più bassa la porzione inserita nell'area tecnica e progettuale (18%), così come nella logistica (18%) e nell'area commerciale e vendita (12%). Risultano invece residuali le quote di neoassunti nell'area amministrativa (4%) e nella direzione e affari generali (2%).