A dicembre cresce la quota di assunti nell'industria
Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio ha elaborato i dati sulle assunzioni previste dalle imprese a dicembre 2023, divulgati dal Sistema Informativo Excelsior, curato da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.
Anche per il mese di dicembre le previsioni di nuove assunzioni sono in flessione: esse si attestano a 4.580 unità, il 30,7% in meno rispetto al mese precedente; risultato che viene mediato dal confronto fatto con lo stesso mese dell'anno precedente (+1,8%). La contrazione su base nazionale rispetto al mese precedente risulta meno marcata: si prevedono infatti 352.000 nuove entrate nel mondo del lavoro con un calo del 18,3%; a livello regionale la contrazione risulta invece peggiore rispetto al dato provinciale (-31,9%), con previsioni di assunzione che si fermano a 25.600 unità.
Il trimestre dicembre-febbraio presenta una situazione stabile per la provincia di Modena: le nuove assunzioni sono previste pari a 19.850; se si considera lo stesso trimestre dell'anno precedente la situazione si presenta più rosea: le assunzioni risultano infatti in crescita del 2,8%.
Il confronto del mese di dicembre con il precedente rivela alcune novità in ambito contrattuale: i contratti a tempo determinato si riducono leggermente fino ad un 41% del totale, mentre i contratti a tempo indeterminato salgono al 28% delle entrate totali; in lieve calo i contratti di somministrazione, che si attestano al 18% del totale. Invariate le altre tipologie contrattuali: gli "altri contratti non dipendenti" e gli "altri contratti dipendenti" rimangono stabili al 3%, ed i contratti di apprendistato al 6%.
La suddivisione delle richieste per gruppi professionali mostra continuità con il mese precedente: le professioni intellettuali sono stabili a quota 5%, mentre gli operai specializzati rimangono al 21% del totale; la ricerca di impiegati cresce invece di un punto percentuale (9%) come quella delle professioni tecniche (12%); i "professionisti qualificati nelle attività commerciali e nei servizi" (21% del totale) perdono invece ben tre punti percentuali. Rimangono infine invariate le richieste di conduttori di impianti e macchinari (18% del totale), mentre crescono lievemente le professioni non qualificate (14%).
I settori occupazionali nel mese di dicembre registrano invece una forte discontinuità con il mese precedente: l'industria, sempre al primo posto, aumenta significativamente le sue previsioni fino ad un 36,5% del totale, mentre le costruzioni riducono la richiesta di nuove assunzioni (7,4%); il settore del commercio, che rappresenta il 15,1% e quello dei servizi di "alloggio e ristorazione" (10,9%) presentano il calo maggiore, mentre quello dei "servizi alle imprese", pari ad un quinto del totale, risulta in crescita. Rimangono invece pressoché invariati i fabbisogni dei "servizi alle persone", i quali si attestano al 10,2% del totale.
Le entrate previste per livello di istruzione nel mese di dicembre indicano una stazionarietà per i lavoratori in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (28%) ed una lieve flessione per i lavoratori senza alcun titolo di studio (17%); stabili le richieste di figure con qualifica o diploma professionale (40% del totale) ed in aumento di un punto percentuale la richiesta di laureati (14%).
I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 34,4% dei casi, l'esperienza è gradita per il 64,7% delle entrate e si ha una difficoltà di reperimento pari al 53%. Da un'analisi sui gruppi professionali si rileva un boom di richieste per gli "operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili" (86,4%) e per gli "operai specializzati nelle finiture delle costruzioni" (83,1%); a seguire troviamo grande richiesta di ingegneri per un 82,7% e di "specialisti nelle scienze della vita" (81,5%). Molto ricercati risultano anche i "carpentieri, saldatori e lattonieri" (81,3%) ed i "conduttori di macchine movimento terra e maneggio materiali" (79,3%).
Quanto alle aree funzionali di inserimento in azienda si nota infine che la maggior parte delle figure professionali (43%) sono inserite nell'area "produzione beni ed erogazione servizi" e gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali sono in lieve crescita con una consistenza del 18%. Di contro sono in calo le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita" (14%) e della "logistica" (15%), mentre l'area amministrativa e l'area direzionale, entrambe con un 5% del totale, registrano una lieve crescita.