Stabili le imprese registrate in provincia di Modena nell'anno 2016
Dalle elaborazioni del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena risultano 74.557 imprese registrate al 31/12/2016, con un saldo annuale pari a -38 imprese derivante da 4.277 iscrizioni e 4.315 cessazioni. Il relativo tasso di sviluppo diviene pari a -0,05%, più elevato della media regionale (-0,32%), ma più basso del totale nazionale (+0,68%) che pone Modena al settantaquattresimo posto della classifica delle province italiane.
La variazione tendenziale di Modena risulta pari al -0,1%, anche in questo caso il dato regionale risulta più negativo -0,5%, mentre va meglio il totale nazionale +0,3%.
Analizzando solamente il quarto trimestre 2016, le imprese registrate risultano in diminuzione passando da 74.825 a 74.557. Il saldo, pari a -268 posizioni, risulta leggermente inferiore agli anni precedenti, tuttavia le iscrizioni e le cessazioni delle imprese hanno un carattere stagionale e tale diminuzione è fisiologica e tipica del quarto trimestre di ciascun anno. La rispettiva variazione congiunturale risulta pari a -0,4%.
Analizzando la forma giuridica, le società di capitale registrano un incremento più contenuto rispetto agli anni precedenti (+1,7%) proseguendo tuttavia un trend di crescita che dura ormai da diversi periodi; tutte le altre forme giuridiche sono in calo, persino le "altre forme" (-0,5%) che negli ultimi anni hanno sempre registrato performance positive. Continua la diminuzione delle società di persone (-2,2%) e delle imprese individuali (-0,7%).
Anche le imprese attive, cioè quelle che hanno dichiarato l'effettivo inizio di attività, sono in lieve diminuzione nel 2016 (-0,4%). Tra i macrosettori economici continua la discesa delle imprese del manifatturiero (-1,3%), dell'agricoltura (-1,2%) e delle costruzioni (-1,1%), Solamente i servizi mostrano un lieve incremento (+0,2%).
Più nel dettaglio, diminuisce il numero di imprese sia di alcune industrie tipiche della provincia come la ceramica (-5,1%) e il tessile abbigliamento (-3,5%), sia di altri settori come l'industria del legno (-3,9%), mentre risultano in aumento la fabbricazione di mezzi di trasporto (+7,8%), la chimica farmaceutica (+4,2%) e la "riparazione e manutenzione" (+3,8%).
Migliore è l'andamento nel terziario, dove quasi tutti i settori mostrano un numero di imprese in crescita. In particolare il "noleggio e attività di supporto alle imprese" aumenta del 4,0%, l'istruzione privata del 2,8% e i "servizi di informazione e comunicazione" dell'1,6%. Unici settori negativi risultano le attività immobiliari (-2,1%), il "trasporto e magazzinaggio" (-1,5%) e le attività finanziarie e assicurative (-0,8%).