Stabili le imprese femminili in provincia di Modena
Risulta pressoché stabile la consistenza delle imprese a conduzione femminile attive nel terzo trimestre del 2019. Infatti i dati di Infocamere sulla natimortalità delle imprese elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena rilevano 14.072 imprese al 30 settembre 2019, 17 imprese in più rispetto a giugno, che equivalgono ad una crescita congiunturale dello 0,1%. Il confronto tendenziale tuttavia risulta negativo, infatti rispetto al 30 settembre 2018 si è verificato un calo di imprese (-0,5%), corrispondente a 69 imprese attive in meno.
Nonostante questo lieve decremento Modena rimane la seconda provincia a livello regionale per numero di imprese capitanate da donne (16,6% del totale), mentre al primo posto si conferma Bologna (21,1%) e al terzo posto Reggio Emilia (10,8%). Il tasso di femminilità di Modena cresce lievemente (21,7%) ed è maggiore della media regionale (21,2%); il tasso più basso in regione si registra a Reggio Emilia (19,0%), mentre il più alto è a Ferrara (23,1%).
Cambiano lievemente a distanza di un anno le quote di imprese femminili per settori di attività: in testa rimane sempre il commercio con il 24,0% delle imprese rosa, seguito dai servizi alle imprese (22,1%) e dall'agricoltura (14,4%). Alcuni settori presentano notevoli differenze rispetto al totale imprese, ad esempio nelle costruzioni le imprese con donne al comando sono solamente il 3,9%, contro il 16,1% del totale imprese, al contrario nei "servizi alle persone" vi è una maggiore concentrazione di donne (14,2%), mentre nel totale modenese tale percentuale è meno della metà (6,3%).
Rispetto a settembre 2018 si registrano aumenti solamente nel terziario, come nei "servizi alle persone" (+3,2%), nei "servizi alle imprese" (+1,7%) e nell'"alloggio e ristorazione" (+1,5%). Calano invece le imprese femminili in agricoltura (-2,5%), nelle industrie manifatturiere (-2,2%) e nelle costruzioni (-0,4%). La diminuzione maggiore però risulta nel commercio (-3,2%).
Le imprese rosa dell'industria manifatturiera sono molto concentrate e operano prevalentemente in alcuni settori, ad esempio più della metà è attiva nell'industria tessile (52,3%) in calo dell'1,8%, la seconda attività preferita è la produzione di manufatti in metallo (9,3%) anch'essa in calo (-1,9%). Vanno meglio i servizi, con crescite a doppia cifra nello "sport e intrattenimento" (+12,8%), nella attività di consulenza gestionale (+12,2%) e nell'istruzione (+12,5%).
Infine l'imprenditoria femminile appare molto più orientata verso la ditta individuale (62,9%) rispetto al totale imprese modenesi (52,4%), mentre risultano inferiori le società di capitali (21,3%), le società di persone (14,3%) e le "altre forme" (1,5%). Tuttavia anche le donne tendono ad aumentare la creazione di società di capitali (+3,3%) a discapito delle "altre forme" (-5,0%), delle società di persone (-3,5%) e delle ditte individuali (-0,9%).