Riprende la crescita delle imprese gestite da stranieri
Dopo la battura di arresto del secondo trimestre dell'anno, ritornano ad aumentare le imprese capitanate da stranieri nel terzo trimestre. Al 30 settembre in provincia di Modena risultano infatti 8.700 imprese, 130 in più rispetto al 30 giugno di quest'anno, con una crescita congiunturale dell'1,5%. Questo è il risultato dall'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati Infocamere relativi alla demografia imprenditoriale.
Anche il confronto annuale appare positivo, con 91 imprese in più rispetto al 30 settembre 2022, che corrispondono ad una crescita dell'1,1%.
Grazie a questo trend raggiunge il 13,7% la quota di imprese straniere sul totale imprese modenesi, ovvero una su 7, una concentrazione quasi uguale alla media regionale (13,9%). La provincia con minor incidenza di imprese straniere rimane Ferrara (10,7%), mentre a Reggio Emilia quasi un'impresa su cinque è capitanata da stranieri (17,6%).
Le costruzioni rimangono di gran lunga il settore prevalente rappresentando il 32,2% del totale imprese di stranieri, in ulteriore aumento tendenziale (+3,5%); un quinto delle imprese opera inoltre nel commercio (20,9%) che però perde imprese attive già da alcuni trimestri (-2,2%), così come il settore manifatturiero (-3,3%), che con 1.536 imprese arriva ad una quota del 15,6% del totale. I settori con i maggiori incrementi nel numero di imprese risultano invece i servizi alle persone (+6,8%) e l'agricoltura (+4,5%), quest'ultima in controtendenza rispetto ai ripetuti cali nel totale delle imprese modenesi. Infine i servizi alle imprese (+2,6%) e l'alloggio e ristorazione (+1,9%) raggiungono crescite inferiori, ma la loro quota sul totale è molto più significativa.
All'interno dell'industria manifatturiera prevale la produzione di tessile abbigliamento, che raggiunge quasi la metà delle imprese produttive gestite da stranieri (47,1%), tuttavia le aziende di questo settore sono in sensibile calo (-7,2%). Anche le imprese di riparazione e manutenzione risentono della crisi dopo diversi anni di aumenti (-3,1%), mentre è in crescita il numero delle imprese addette alla produzione di manufatti in metallo (+2,8%), raggiungendo così quasi un quarto delle imprese manifatturiere (24,8%).
Più di due terzi delle imprese capitanate da stranieri opera sotto forma di impresa individuale (71,7%), ma risultano in lieve calo tendenziale (-0,9%), mentre sono in sensibile crescita le società di capitale (+10,1%), che raggiungono così il 20,8% del totale. In calo tutti gli altri tipi di società, come le società di persone (-2,2%) e ancor di più le "altre forme giuridiche" (-4,2%), ma la loro incidenza è minima, arrivando insieme al 7,6% del totale imprese straniere.
Esaminando il paese di nascita di coloro che occupano cariche all'interno delle imprese, emerge che l'11,6% è detenuto da stranieri e all'interno di questa categoria la maggior parte sono cinesi (14,0% delle cariche straniere), seguiti dai marocchini (12,9%) e dagli albanesi (9,0%).