Registro Imprese: saldo positivo di 274 posizioni nella natimortalità del terzo trimestre 2021
Sul fronte della dinamica delle imprese il terzo trimestre del 2021 mostra una sostanziale tenuta del tessuto imprenditoriale, con un rallentamento sia delle iscrizioni che delle cessazioni di aziende. Questo in sintesi il trend emerso nell’elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati relativi alla demografia imprenditoriale della provincia.
Nel periodo giugno-settembre si sono iscritte 771 nuove posizioni, in calo fisiologico dovuto al periodo feriale, tuttavia le imprese cessate non d’ufficio sono solamente 497, con un saldo positivo pari a 274 unità, il corrispondente tasso di sviluppo è pari al +0,38%.
Occorre però precisare che il trimestre estivo è stato caratterizzato da un’intensa attività amministrativa del Registro Imprese finalizzata a cancellare d’ufficio imprese che risultavano inattive; tale operazione ha portato ad una diminuzione delle imprese registrate, che al 30/09/2021 risultano 72.282, in diminuzione dello 0,2% rispetto a giugno 2021.
Il confronto tendenziale dei primi nove mesi del 2021 sullo stesso periodo del 2020 vede un notevole incremento delle nuove iscrizioni (+27,9%) e una diminuzione delle imprese cessate non d’ufficio (-10,4%), tuttavia le imprese registrate calano dello 0,4% rispetto al 30 settembre 2020, mentre a livello regionale sono in crescita dello 0,3% e nel totale nazionale dello 0,6%.
Le imprese attive rimangono sostanzialmente stabili rispetto a fine settembre 2020 (+11 imprese) e la distribuzione per forma giuridica accentua l’ottimo andamento delle società di capitali, che salgono del 4,1%, mentre sono in diminuzione tutte le altre forme, in particolare le ‘altre forme giuridiche’ come cooperative e consorzi (-3,9%), seguite dalle società di persone (-3,0%), mentre risulta meno evidente il calo delle imprese individuali (-1,0%).
L’esame dei macrosettori vede le costruzioni in primo piano per crescita tendenziale (+0,8%), probabilmente grazie ai vari bonus fiscali messi in campo dal governo, tuttavia riprendono anche le attività dei servizi (+0,5%), mentre prosegue la diminuzione sia dell’industria manifatturiera (-1,0%), che dell’agricoltura (-2,3%).
I singoli settori dell’industria manifatturiera hanno andamenti molto differenti: vi sono diminuzioni vistose di imprese attive nella produzione di mobili (-7,9%) e nella stampa ed editoria (-7,2%), mentre più moderato appare il calo del tessile-abbigliamento (-2,4%). D’altro canto aumenta il numero di imprese nella ‘produzione di mezzi di trasporto’ (+3,8%), nell’industria della gomma e materie plastiche (+3,7%) e nell’industria chimica e farmaceutica (+1,9%).
La maggior parte delle imprese dei settori dei servizi risultano in aumento, in particolare, con la riapertura estiva di tutte le attività economiche, migliorano le ‘attività artistiche, sportive e di divertimento’ (+4,9%), seguono le ‘attività finanziarie e assicurative’ (+4,3%), l’istruzione (+3,7%) e i servizi di supporto alle imprese (+2,2%), unici comparti in calo rimangono il trasporto e magazzinaggio (-3,1%) e il commercio (-0,4%).