Registro Imprese: dalla movimentazione del primo trimestre 2021 segnali di tenuta del tessuto imprenditoriale modenese

Tra i settori in positivo, la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, l'industria chimica e farmaceutica e i servizi alle imprese. Riprendono a crescere le imprese giovanili.

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha elaborato i dati diffusi da Infocamere sulla demografia imprenditoriale del primo trimestre 2021. Al 31 marzo risultano 71.999 imprese registrate, con una diminuzione congiunturale del -0,3%, pari a 239 imprese in meno rispetto al 31 dicembre 2020. Tale risultato tuttavia è dovuto alle 264 imprese cessate d'ufficio, cioè alle imprese cancellate per iniziativa del Registro Imprese della Camera di Commercio perché non più operative da parecchi anni.

Infatti il saldo tra imprese iscritte e cessate non d'ufficio risulta leggermente positivo: +16 imprese, dato da 1.384 imprese iscritte, in aumento del 15,4% rispetto al primo trimestre 2020 (in cui si era registrato un crollo) e 1.368 imprese cessate, in calo del 19,1%. Il tasso di sviluppo risulta così pari a +0,02%, migliore di quello regionale (-0,13%), ma inferiore a quello nazionale (+0,08%).

Il confronto tendenziale (rispetto al 31 marzo 2020) delle imprese registrate a Modena risulta identico a quello congiunturale, con una diminuzione dello 0,3%, rimane invariato nel totale regionale, mentre aumenta a livello nazionale (+0,3%).

Ritorna la voglia di fare impresa tra i giovani, infatti le imprese registrate giovanili per la prima volta dopo molto tempo registrano un incremento tendenziale dell'1,9%, le imprese straniere proseguono la loro crescita consolidata (+3,1%) e le imprese femminili sono pressoché stabili (-0,1%), solamente le imprese artigiane risultano in netto calo (-1,0%) andando per la prima volta sotto la soglia delle 20.000.

L'andamento tendenziale del numero delle imprese attive (cioè quelle che hanno dichiarato l'effettivo inizio di attività) è uguale a quello delle registrate, con una diminuzione dello 0,3%, inoltre tutte le forme giuridiche proseguono il trend iniziato diversi anni fa: aumentano le società di capitali (+3,0%), mentre calano le società di persone (-3,0%), le ditte individuali (-0,9%) e le "altre forme giuridiche" (-3,5%).

L'analisi dei macrosettori vede un incremento annuale delle imprese attive nelle costruzioni (+0,5%) e nei servizi (+0,1%), mentre risultano in calo le attività manifatturiere (-1,3%) e ancor di più l'agricoltura (-2,3%).

Il dettaglio dell'industria manifatturiera mostra diminuzioni di imprese attive nei settori tipici della provincia, come il tessile abbigliamento (-3,3%), la ceramica e laterizi (-3,5%), la metalmeccanica (-1,5%) e l'agroalimentare (-1,3%), mentre si sviluppano i settori legati alla pandemia, come la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+5,9%) e l'industria chimica e farmaceutica (+6,1%), tuttavia hanno andamento positivo anche la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,4%) e la "riparazione e manutenzione" (+3,4%).

Anche il macrosettore dei servizi ha andamenti molto differenti al suo interno, registrando imprese attive in calo nel trasporto e magazzinaggio (-2,2%), nel commercio (-0,8%), nella sanità e assistenza sociale (-1,6%) e negli "altri servizi" (-0,8%), mentre aumentano le attività finanziare e assicurative (+3,8%), l'istruzione (+2,6%), i servizi di supporto alle imprese (+1,7%) e le attività professionali scientifiche e tecniche (+0,9%).

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