Rallenta la diminuzione delle imprese in provincia di Modena

Nel primo trimestre 2015 si registra un aumento di iscrizioni e un calo di cessazioni, da cui risulta un saldo comunque negativo ma meno pesante di quello dello stesso trimestre dello scorso anno.

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha elaborato i dati Infocamere relativi alla natimortalità del Registro Imprese nel primo trimestre 2015. Le imprese modenesi registrate sono in leggero calo rispetto al trimestre precedente, passando da 74.543 al 31/12/2014 a 74.304 al 31/03/2015, con una diminuzione di 239 unità.
L'andamento delle iscrizioni e delle cessazioni è caratterizzato da una forte stagionalità; accade quindi che nel primo trimestre di ciascun anno si concentrano sia le iscrizioni di nuove imprese, ma soprattutto le cessazioni. Così nel primo trimestre 2015 le imprese iscritte risultano 1.459 a fronte di 1.699 imprese cessate non d'ufficio, con un saldo negativo pari a -240 attività economiche, un calo meno pesante rispetto al corrispondente saldo del primo trimestre 2014 (-432 imprese). Ciò è dovuto sia ad un aumento tendenziale delle imprese iscritte (+1,9%), ma soprattutto ad una diminuzione delle imprese cessate (-8,9%).
L'incremento delle nuove iscrizioni è incoraggiante per la nostra provincia, in quanto sia a livello regionale sia nazionale esse risultano in calo (-2,1% e -0,8% rispettivamente).

Il tasso di sviluppo rispetto allo stesso trimestre del 2014 (Tasso di crescita: rapporto tra il saldo fra iscrizioni e cessazioni rilevato a fine anno e lo stock delle imprese registrate all’inizio del anno) pari a -0,32% pone Modena al trentaquattresimo posto della classifica delle provincie italiane, con un recupero di 38 posizioni rispetto al trimestre precedente. Il risultato regionale è pari a -0,45%, mentre quello nazionale a -0,30%. Da notare come in tale classifica solamente sei province appaiano con tassi di sviluppo positivi, ma comunque molto bassi.

Infine il confronto delle imprese registrate al 31/03/2015 con quelle al 31/03/2014 mostra una diminuzione di 80 imprese, pari ad una variazione tendenziale del -0,1%, superiore a quella regionale (-0,5%), ma di poco inferiore alla media nazionale pari a 0.

Nel trimestre in esame le imprese artigiane mostrano la flessione più marcata, una diminuzione di 247 imprese pari ad una variazione congiunturale del -1,1% ed una tendenziale del -1,6%. Il tasso di sviluppo di tali imprese vede Modena al cinquantacinquesimo posto (-1,2%) con il dato peggiore sia della media regionale (-1,02%) che di quella nazionale (-1,18%).

Le imprese attive, cioè quelle che hanno dichiarato l'effettivo inizio dell'attività, perdono 279 unità rispetto al primo trimestre del 2014, pari ad un calo del -0,4%, mentre rispetto al trimestre precedente diminuiscono dello 0,3%.

Esaminando la forma giuridica delle imprese attive risulta un'ulteriore decrescita delle società di persone (-2,9%) e delle ditte individuali (-0,5%), mentre continua l'aumento delle società di capitale (+1,8%) e delle "altre forme giuridiche" (+1,2%).

L'analisi per settori di attività mostra che sono le imprese agricole, quelle manifatturiere e delle costruzioni a risentire maggiormente della crisi, infatti le prime perdono in un anno il -1,8%, mentre il manifatturiero e le costruzioni diminuiscono entrambi del -1,2%. I servizi nel complesso aumentano dello 0,4%.

Più nel dettaglio i settori manifatturieri più negativi risultano la fabbricazione di carta (-5,4%), la fabbricazione di prodotti di ceramica e terracotta (-3,4%) e la fabbricazione di mobili (-3,2%). Unici settori con un incremento di imprese sono la "riparazione e manutenzione" (+3,8%) e la "stampa e riproduzione di supporti registrati" (+1,2%).
I servizi mostrano un andamento più variegato, con settori nettamente positivi come l'istruzione (+5,7%), il "noleggio e supporto alle imprese" (+4,9%) e i "servizi di informazione e comunicazione" (+2,8%), accanto a settori in calo come il "trasporto e magazzinaggio" (-2,6%), le "attività immobiliari" (-1,2%) e le "attività finanziarie e assicurative" (-0,7%). Risulta pressoché stabile il commercio.

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