Prosegue la crescita delle imprese guidate da stranieri a Modena
Il dato congiunturale delle imprese totali modenesi è risultato in calo nel quarto trimestre 2022, mentre le imprese gestite a maggioranza da stranieri registrano un significativo incremento. Lo attestano i dati Infocamere elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio; al 31 dicembre 2022 risultano infatti 8.725 le imprese con titolari stranieri, 116 in più di quelle rilevate a settembre, pari ad un incremento congiunturale del +1,3%.
Il primato delle imprese straniere in Emilia-Romagna spetta sempre a Bologna che ormai rappresenta oltre un quinto di tutte le imprese straniere in regione; anche Reggio Emilia conserva il suo secondo posto, con una quota pari al 16,3%, seguita a ruota da Modena (16,0%), mentre Ferrara con appena 3.000 imprese straniere si posiziona ultima in classifica regionale (5,6%). Il tasso di imprese straniere di Modena è pari al 13,6%, in linea con la media regionale del 13,7%; ma è Reggio Emilia ad avere la proporzione maggiore di imprese straniere (18,0%), seguita da Bologna (14,1%) e Piacenza (13,9%), mentre Ferrara è formata solamente dal 10,3% di imprese straniere.
Il confronto tendenziale delle imprese straniere risulta ancor più performante, salgono del +2,7% rispetto al 31 dicembre 2021 e quasi tutti i settori sono in aumento; alcuni registrano incrementi piuttosto consistenti come il settore agricolo (+8,0%), le costruzioni (+4,6%) ed i "servizi alle imprese" (+4,2%); bene anche i "servizi alle persone" (+3,4%) ed il commercio (+2,2%). Più contenuta la crescita nel settore dell'"alloggio e ristorazione" (+1,5%) e solamente l'industria manifatturiera mostra segnali di arretramento (-1,2%).
Queste variazioni non hanno cambiato sostanzialmente la distribuzione delle imprese straniere per settori di attività: rimangono infatti concentrate nelle costruzioni con una quota doppia (31,8%) rispetto al totale modenese, nel commercio (21,5%) e nell'industria manifatturiera (16,1%); anche se i servizi alle imprese (14,1%) e le attività di alloggio e ristorazione (9,3%) stanno interessando una fetta importante del totale. Risultano invece molto inferiori rispetto alla media provinciale i settori dei servizi alle persone (5,6%) e dell'agricoltura (1,5%).
Per quanto riguarda le forme giuridiche ci sono timidi segnali di riassetto che hanno trovato spazio negli ultimi anni; infatti seppure la maggioranza degli imprenditori stranieri preferisca lavorare in proprio (la ditta individuale è la forma giuridica prevalente con una quota pari al 73,1%), le società di capitali continuano a registrare aumenti a doppia cifra (nel 2022 l'incremento è stato +12,7%) ed ormai rappresentano un quinto del totale, mentre le società di persone sono ben inferiori (5,3%) e risultano una categoria in calo (-1,3%) insieme alle cooperative (-3,1%). Infine le "altre forme" ed i consorzi rappresentano una quota percentuale inferiore all'unità.