Prosegue la crescita delle imprese guidate da stranieri
La consistenza del totale imprese modenesi è in calo, mentre le imprese gestite in maggioranza da stranieri continuano a incrementarsi, nonostante la crisi imposta dal lockdown. Lo attestano i dati Infocamere elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio, che calcolano al 30 giugno 2020 uno stock di 8.058 imprese con titolari stranieri, 174 in più di quelle rilevate alla stessa data dell’anno precedente, pari ad un incremento annuo del +2,2% contro una variazione media annuale del -0,9% tra le imprese attive totali.
Nel secondo trimestre del 2020 la movimentazione del Registro Imprese risente pesantemente del blocco causato dalla pandemia: le iscrizioni di nuove attività (123) sono crollate del -52,5% rispetto a quelle registrate nello stesso trimestre del 2019 ed anche le cessazioni non d’ufficio sono diminuite del -60,7%, in linea con quanto accade nel totale delle imprese.
Le aziende guidate da stranieri risultano fortemente concentrate in soli tre settori: costruzioni (con una quota del 30,8%), commercio (21,7%) e manifattura (17,3%), delle quali più della metà operanti nel tessile-abbigliamento. Altro settore di rilievo è quello delle attività di ristorazione dove opera il 9,6% delle imprese gestite da stranieri.
In tutti i settori citati si registrano aumenti di consistenza del tessuto imprenditoriale, considerando i dodici mesi dal 30 giugno 2019 alla stessa data del 2020: +3,7% le costruzioni, +0,7% il commercio, +2,4% le attività di ristorazione, +1,3% la manifattura. In controtendenza il comparto manifatturiero del tessile abbigliamento (-1,2%).
La composizione delle forme giuridiche rimane pressochè invariata evidenziando la ditta individuale come fattispecie prevalente (76,3%), seguono le società di capitali (15,0%) che continuano a registrare un aumento notevole (+12,4%), mentre le società di persone sono impiegate in misura minore (5,9%), e risultano anche in calo (-1,6%), mentre le "altre forme" conservano la loro quota pari al 2,8% del totale.
I paesi di nascita degli imprenditori stranieri sono in prevalenza Cina e Marocco, con rispettivamente 1.676 e 1.549 persone aventi cariche nel Registro Imprese al 30 giugno 2020. Numerosi anche i romeni (846) e gli albanesi (815). Seguono gli imprenditori tunisini (669) e quelli turchi (539).
La dinamica tendenziale (rispetto alla stessa data dell’anno precedente) indica lieve flessione per i cinesi (-0,2%), e un aumento per marocchini (+0,7%), albanesi (+6,5%), romeni (+2,7%). Crescono anche gli imprenditori tunisini (+1,4%) e quelli turchi (+4,1%).