Non si arresta la crescita delle imprese di stranieri
La consistenza del totale imprese modenesi attive è in calo, mentre le imprese gestite in maggioranza da stranieri continuano ad aumentare, nonostante la crisi scaturita dalla pandemia. Lo attestano i dati Infocamere elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio, che calcolano al 30 settembre 2020 una consistenza di 8.133 imprese con titolari stranieri, 196 in più di quelle rilevate alla stessa data dell'anno precedente, pari ad un incremento annuo del +2,5% contro un decremento medio annuo del -0,8% riscontrato tra le imprese attive totali.
Nel terzo trimestre del 2020 la movimentazione del Registro Imprese evidenzia 181 iscrizioni di nuove attività di stranieri, in linea con le 183 dello stesso trimestre 2019 (-1,1%), e 102 cancellazioni non d'ufficio, in consistente calo rispetto alle 129 del terzo trimestre dello scorso anno (-20,9%).
Le aziende guidate da stranieri risultano fortemente concentrate in soli tre settori: costruzioni (2.504 unità con una quota del 30,8%), commercio (1.770 ovvero il 21,8% del totale) e manifattura (1.403 imprese, 17,3%), delle quali più della metà operanti nel tessile-abbigliamento (767). Altro settore di rilievo è quello delle attività di ristorazione dove opera il 9,6% delle imprese gestite da stranieri (782).
In tutti i settori citati si registrano aumenti di consistenza del tessuto imprenditoriale, considerando i dodici mesi dal 30 settembre 2019 alla stessa data del 2020: +3,7% le costruzioni, +0,7% il commercio, +2,6% le attività di ristorazione, +0,9% la manifattura. Come nel trimestre precedente, è invece in controtendenza il comparto del tessile-abbigliamento (-1,7%).
La composizione delle forme giuridiche rimane pressochè invariata evidenziando la ditta individuale come fattispecie prevalente (76,1%), seguono le società di capitali (15,3%) che continuano a registrare un aumento notevole (+12,5%), mentre le società di persone sono impiegate in misura minore (5,9%), e risultano anche in calo (-0,2%), mentre le "altre forme" conservano la loro quota pari al 2,7% del totale.
I paesi di nascita degli imprenditori stranieri sono in prevalenza Cina e Marocco, con rispettivamente 1.688 e 1.558 persone aventi cariche nel Registro Imprese al 30 settembre 2020. Numerosi anche i romeni (852) e gli albanesi (839). Seguono gli imprenditori tunisini (677) e quelli turchi (548). La dinamica tendenziale (rispetto alla stessa data dell'anno precedente) indica incrementi dell'1,2% per i marocchini, del +2% per i romeni, mentre si registra un balzo del 9,1% per gli albanesi. I tunisini sono in crescita del +1,7% e i turchi del +4,6%. Soltanto i cinesi restano pressochè stabili (-0,1%).
In totale gli stranieri aventi cariche attive nel Registro Imprese sono 11.088 in crescita del +1,9% contro un calo del -1,1% degli imprenditori italiani.