Modena, perdono slancio le imprese femminili
I dati Infocamere sulla natimortalità delle imprese mostrano una stabilità delle imprese femminili modenesi nel terzo trimestre, ma un calo rispetto all'anno precedente.
L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena evidenzia infatti 13.812 imprese attive capitanate da donne al 30 settembre 2023, 10 imprese in meno rispetto al 30 giugno pari a una diminuzione dello 0,1%.
Appare però decisamente negativo il confronto con il 30 settembre 2022: ammontano infatti a 245 le imprese femminili perdute, corrispondenti al -1,7% di variazione; visto il contemporaneo calo delle imprese attive modenesi, rimane costante il rapporto tra le imprese femminili e quelle totali (21,8%), mentre la media regionale, con una quota del 21,4%, risulta in lieve aumento.
Gli unici settori con andamento tendenziale positivo risultano i servizi alle imprese (+2,2%), che si confermano così il primo settore per numerosità con una quota del 24,6%; lievemente positivi anche i servizi alle persone (+0,5%), anch'essi con una parte importante del totale (14,7%).
Rimangono in calo tutti gli altri settori, a partire dalle industrie manifatturiere (-4,3%), che scendono all'11,4% del totale, segue il commercio (-4,2%) che continua a perdere quota (22,9% del totale) e le costruzioni (-3,7%), che interrompono il trend positivo dei trimestri precedenti. Infine risultano in calo anche l'agricoltura (-3,6%) e l'alloggio e ristorazione (-2,1%).
Tra le imprese manifatturiere appare particolarmente in difficoltà il tessile abbigliamento, che perde il 7,3% delle imprese attive, ma rimane comunque il settore industriale prediletto dalle donne (48,0% del totale manifatturiero). Scende anche l'industria agroalimentare (-4,8%), ma rimane con più di un quinto delle imprese manifatturiere (11,5%), mentre l'unico comparto in crescita è la produzione di prodotti in metallo (+2,4%), con una quota simile alle imprese alimentari (11,2%).
Analizzando le forme giuridiche, raggiungono quasi un quarto del totale le società di capitale gestite da donne, unica forma giuridica in aumento (+1,1%), pari al 24,0% del totale. Scendono tutte le altre forme, in particolare le società di persone (-5,8%) che vedono ridurre la loro quota al 12,3%, seguite dalle "altre forme societarie" (-3,7%) e dalle ditte individuali (-1,9%), che rimangono tuttavia la forma giuridica prevalente delle imprese rosa (62,1%).