Le imprese a conduzione giovanile in provincia di Modena

Aumento congiunturale delle imprese giovanili, ma con risultati inferiori rispetto all'anno precedente

Sono stati diramati i dati sulla natimortalità delle imprese giovanili dalla società Infocamere, le stesse sono aziende contraddistinte dal fatto che la maggioranza dei soci ha meno di 35 anni. L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena mostra come, nel terzo trimestre del 2020, tali imprese abbiano conseguito un buon andamento congiunturale: al 30 giugno risultavano 4.322 imprese attive, mentre al 30 settembre diventano 4.453, pari a 131 imprese in più con un incremento congiunturale pari al 3,0%.

Nonostante il terzo trimestre abbia totalizzato un aumento delle imprese attive, non c'è stata una sufficiente compensazione al calo che ad ogni inizio di anno si verifica in tali tipi di impresa: al primo gennaio si registra sempre una diminuzione a causa della definizione stessa di impresa giovanile, poiché escono dall'analisi tutte le imprese i cui soci compiono 36 anni. Anche nel 2020, come l'anno precedente, il fenomeno risulta particolarmente marcato, precisamente da dicembre 2019 a marzo 2020 si sono perse 479 imprese, non ancora recuperate con le iscrizioni da gennaio ad oggi, tanto che il raffronto con settembre 2019 appare negativo (-3,2%) registrando una perdita di 146 imprese giovanili attive.

La provincia di Modena rimane comunque nella media regionale per il tasso di imprese giovanili conteggiate su quelle totali (6,9%); inoltre in valore assoluto Modena risulta la seconda provincia dell'Emilia-Romagna dopo Bologna per numero di imprese giovanili, con il 15,9% del totale regionale, seguita da Reggio Emilia che registra oltre 4.000 imprese giovanili.

La distribuzione delle imprese giovanili per settore di attività risulta così composta: la maggior parte di esse opera nel commercio (24,6%), seguito dai servizi alle imprese (23,5%) e dalle costruzioni (17,9%). Molto meno rappresentati rispetto alle imprese totali i servizi alle persone (8,5%) e l'agricoltura (6,0%).

L'analisi tendenziale fatta sulle classificazioni di attività vede gran parte dei settori in calo, in particolare le imprese manifatturiere (-4,0%), le costruzioni (-4,5%), i servizi alle persone (-3,6%) ed il commercio (-3,3%). Diminuzioni meno marcate si hanno nel settore dell'agricoltura (-0,7%), mentre i servizi alle imprese segnano un leggero incremento (+0,4%).

In ultimo la classificazione per forma giuridica vede la seguente distribuzione tra le imprese giovanili della provincia di Modena: la maggioranza dei giovani sceglie l'impresa individuale (73,2%), seguita dalle società di capitali (20,3%), mentre poco utilizzata è la forma delle società di persone (5,2%) e le "altre forme" sono residuali (1,3%). Come già visto, l'andamento tendenziale del totale Modena, risulta negativo, infatti quasi tutte le forme giuridiche sono in calo: le cooperative calano del 19,2%, le società di persone proseguono, come l'anno precedente, un'importante riduzione (-13,8%) e le imprese individuali calano del 3,0%; rimangono stabili i consorzi e le società di capitale, mentre le "altre forme" registrano un incremento del 9,1%.