Le imprese a conduzione giovanile in provincia di Modena
I dati Infocamere, elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena, mostrano che sono in netto calo le imprese giovanili nel primo trimestre del 2018: passano infatti da 4.993 al 31 dicembre 2017 a 4.438 al 31 marzo 2018, con una diminuzione congiunturale pari a -11,1%. Occorre precisare che una diminuzione si verifica sempre nel primo trimestre di ogni anno a causa della definizione stessa di impresa giovanile, infatti sono considerate tali le imprese condotte per la maggioranza da soci con meno di 35 anni.
Pertanto con l'inizio di un nuovo anno solare escono dall'analisi tutte le imprese i cui soci compiono 36 anni, tuttavia quest'anno il fenomeno risulta particolarmente marcato.
Anche la variazione annuale infatti risulta negativa (-4,5%): al 31/03/2017 vi erano 208 imprese giovanili in più.
Nonostante ciò Modena rimane la seconda provincia dell'Emilia-Romagna per numero di imprese capitanate da giovani (16,0% del totale regionale), preceduta da Bologna (19,8%) e seguita da Reggio Emilia (15,1%). E' molto differente la proporzione tra imprese giovanili e totale imprese nelle diverse province: la provincia più giovane risulta Reggio Emilia (8,6% di imprese under 35), mentre la più "attempata" risulta Forlì-Cesena (6,1%).
La distribuzione per settori delle imprese under 35 è abbastanza differente rispetto al totale imprese modenese, infatti la maggior concentrazione di imprese "giovani" si trova nel commercio (25,6%), seguito dai servizi alle imprese (20,5%) e dalle costruzioni (19,4%).
Superiore alla media modenese anche l'"alloggio e ristorazione" (10,8%), mentre non sono gradite ai giovani l'agricoltura (5,6%) e l'industria manifatturiera (9,9%).
All'interno dell'industria manifatturiera le imprese under 35 si concentrano in tre settori principali: tessile-abbigliamento (30,3% del totale manifatturiero), fabbricazione di prodotti in metallo (21,8%) e riparazione e manutenzione (13,3%).
Il confronto tendenziale per settori di attività vede l'incremento dei servizi alle persone (+5,5%) e, in misura minore, l'agricoltura (+0,4%); tutti gli altri settori sono in calo, in particolare le costruzioni (-11,2%), le industrie manifatturiere e l'"alloggio e ristorazione" entrambi con una diminuzione pari al -7,0%.
Infine la distribuzione per forma giuridica vede una concentrazione ancor più marcata rispetto alle imprese femminili: il 73,0% di giovani avvia un'impresa individuale, il 18,9% una società di capitali e solamente il 6,2% una società di persone.