Imprese giovanili in ripresa su base annua

Nel primo trimestre 2022 si registra tuttavia una contrazione delle attività guidate da under 35 a Modena

La società Infocamere ha reso noti i dati sulla natimortalità delle imprese giovanili, che riportano l'evoluzione delle aziende contraddistinte da una maggioranza di soci che hanno meno di 35 anni. L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena rileva che nel primo trimestre del 2022 tali imprese hanno segnato un calo rispetto alla fine dell'anno precedente: al 31 dicembre 2021 infatti risultavano 4.788 imprese attive, mentre al 31 marzo di quest'anno operano sul territorio modenese 4.373 unità; pari a 415 imprese in meno con una contrazione congiunturale pari al -8,7%.

Al primo gennaio si registra comunque sempre una diminuzione a causa della definizione stessa di impresa giovanile, poiché escono dall'analisi tutte le imprese i cui soci compiono 36 anni; purtroppo anche nel primo trimestre del 2022, come l'anno precedente, il fenomeno risulta particolarmente marcato.

La provincia di Modena rimane nella media regionale per il tasso di imprese giovanili conteggiate su quelle totali (6,8%).

Mentre a livello regionale troviamo al primo posto in valore assoluto per imprese giovanili la provincia di Bologna con una consistenza del 20,5%, Modena risulta la seconda provincia dell'Emilia-Romagna per numero di imprese giovanili con il 16,4% del totale regionale.

La distribuzione delle imprese giovanili per settore di attività risulta così composta: la maggior parte di esse opera nei servizi alle imprese (25,6%), che per la prima volta superano il settore del commercio (24,1%); a seguire le costruzioni per una quota pari al 17,1% del totale ed in misura nettamente inferiore i servizi alle persone (9,0%) e l'agricoltura (6,1%). Purtroppo è da segnalare che da diversi trimestri i giovani non abbracciano il settore dei servizi di alloggio e ristorazione, che ormai si è contratto ad un 9% del totale.

L'analisi congiunturale fatta sulle classificazioni di attività vede un'evoluzione negativa in tutti i settori: quello più trascurato dai giovani rispetto al trimestre precedente risulta il manifatturiero (-13,7%), seguito dalle attività di alloggio e ristorazione (-12,3%), dalle costruzioni (-11,4%) e dal commercio (-10,5%); tutti settori questi che presentano un andamento negativo anche su base tendenziale. Attività come i servizi alle persone ed i servizi alle imprese, pur risultando negative su base congiunturale, mostrano invece una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, rispettivamente del +4,2% e del +6,2%. Anche il settore dell'agricoltura registra un andamento contrastante mostrandosi negativo rispetto al trimestre precedente (-7,3%), ma sostanzialmente stabile su base tendenziale.

Analizzando la classificazione per forma giuridica, tra le imprese giovanili della provincia di Modena troviamo la seguente distribuzione: la maggioranza dei giovani sceglie l'impresa individuale (72,6%), seguita dalle società di capitali (21,4%), mentre poco utilizzata è la forma delle società di persone (5,0%) e le "altre forme" sono residuali (1,0%).

L'andamento tendenziale del totale Modena, pur risultando positivo (+1,2%), registra risultati contrastanti in relazione alle forme giuridiche preferite dai giovani: le imprese individuali crescono dello 0,9% e le società di capitale segnano un +4,2%, al contrario le società di persone calano del 4,4%. Risultati più evidenti si hanno con le cooperative (-13,5%) e sulle "altre forme" (+9,1%).