Imprese femminili stazionarie nel terzo trimestre del 2024
Sono pressoché stazionarie le imprese femminili nel terzo trimestre del 2024, lo confermano i dati Infocamere sulla natalità delle imprese elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena.
Ammontano infatti a 13.693 le imprese attive capitanate da donne al 30 settembre del 2024, 16 in meno rispetto a giugno, pari ad una diminuzione dello 0,1%.
Più negativo risulta il confronto con l'anno precedente: a fronte di una perdita di 119 imprese la percentuale corrispondente diviene -0,9%. In tal modo diminuisce lievemente il rapporto tra imprese femminili e imprese totali che risulta pari al 21,6%, leggermente superiore alla media regionale (21,4%).
Solamente due settori mostrano un andamento tendenziale positivo: i servizi alle persone (+1,8%) e i servizi alle imprese (+1,4%), quest'ultimo settore rimane quello più numeroso tra le imprese femminili, rappresentando più di un quarto di esse (25,1%).
Le altre attività accusano diverse perdite di imprese attive, come la manifattura (-3,4%), la cui quota continua a scendere (11,1%); l'agricoltura e il commercio perdono entrambi il 2,7%, il commercio tuttavia continua a ricoprire una rilevante percentuale dell'universo imprenditoriale femminile (22,5%). Più limitate risultano le perdite dell'alloggio e ristorazione (-1,0%) e delle costruzioni (-0,8%).
Tre sono i comparti principali dell'industria manifatturiera in cui sono concentrate le imprese gestite da donne: il tessile abbigliamento, pari al 47,0% del totale manifatturiero che con 706 imprese risulta in calo del 5,4%, a distanza vi sono le industrie alimentari (11,5% della manifattura) anch'esse in diminuzione (-1,1%), infine vi sono perdite maggiori per la produzione di prodotti in metallo che scendono del 4,0%.
L'andamento delle forme giuridiche è analogo a quello del totale imprese modenesi: si registra un incremento delle società di capitali (+1,2%), che vedono accrescere ulteriormente la loro quota (24,6%), si rileva invece una sensibile perdita per le società di persone (-5,0%), che rappresentano l'11,8% del totale, infine il calo minore emerge per le ditte individuali (-0,6%), che rimangono comunque la stragrande maggioranza delle imprese rosa, con il 62,3% del totale.
Un fenomeno particolare si rileva per le "altre forme giuridiche", che scendono del 12,4%: tale sensibile variazione è dovuta soprattutto all'attività amministrativa del registro imprese che ha cancellato d'ufficio diverse cooperative inattive da tempo.